08 Mag 2024 10:01 - Cronaca
È successo ancora. Evaso 3 volte in una settimana l’uomo che ha dato fuoco al distributore
Prima il 30 aprile, poi il 3 maggio e infine domenica 5. Questa volta però il gip, oltre ai domiciliari nella struttura psichiatrica, lo ha messo anche sotto stretta sorveglianza della Polizia Penitenziaria
di Redazione
È evaso per la terza volta in meno di una settimana il 25enne che il 16 aprile ha dato fuoco al distributore di benzina di piazza Caduti sul lavoro, all’incrocio con via Trieste e via Tommaso Gulli. Era scappato per la prima volta martedì 30 aprile, poi venerdì 3 maggio e infine domenica 5.
L’uomo, a fronte di testimonianza che evidenziava disagi psichici, in cui riferiva che i Carabinieri in sogno gli avevano detto di dare fuoco alla pompa di benzina, si trovava nel reparto servizio psichiatrico di diagnosi e cura, struttura sanitaria dove stava scontando gli arresti domiciliari.
Da lì è evaso una prima volta e portato in carcere. Il gip aveva convalidato l’arresto e optato nuovamente per i domiciliari nella struttura psichiatrica. Lo stesso si è ripetuto per la seconda evasione. Il giudice per le indagini preliminari, questa volta, invece, ha disposto sì i domiciliari nella struttura sanitaria, ma con stretta sorveglianza della polizia penitenziaria.
L’uomo, come riporta il Resto del Carlino, davanti al gip ha detto di provare fastidio per le medicine fornite dall’ospedale e che non gli piace il controllo da parte degli agenti di polizia.
L’incendio alla pompa di benzina
Il 16 aprile giovane aveva appiccato l’incendio in pieno giorno, alla luce del sole, e di fronte a numerosi passanti. Aveva estratto una pompa e gettato benzina su tutto il distributore. Fortunatamente a prendere fuoco era stata solo la colonnina del bancomat e non c’era stato nessun ferito. L’uomo, restando sul posto dopo aver commesso il fatto, era stato facilmente fermato dalle Forze dell’Ordine. L’obiettivo delle misure disposte dal gip è quello di evitare altri eventi che mettono a repentaglio la sicurezza e l’ordine pubblico.