Ravegnani: «E’ possibile risolvere i problemi di mobilità a Porto Corsini investendo sull’elettrico»

Ravegnani: «La rete stradale di Porto Corsini non si adatta alle esigenze di flussi di traffico motorizzato. E' necessario modificare l'offerta di mobilità»

Andrea Ravegnani, residente a Porto Corsini, chiede alle autorità competenti di agire per salvaguardare la salute e la vita dei cittadini, invasi dal traffico e dell’inquinamento.

«Porto Corsini, alla stregua di altri paesi situati lungo la costa, – afferma Ravegnanirisente dei problemi del traffico ai quali innanzitutto contribuiscono, da un lato un assetto urbanistico del centro, che risale prevalentemente a tempi precedenti l’utilizzo dell’auto, e dall’altro un aumento assai consistente dei veicoli circolanti. Se il primo aspetto rimane sostanzialmente immutabile nel tempo, il secondo impone comunque scelte di gestione ed organizzazione delle componenti del traffico».

«Gran parte del traffico rilevabile, in particolare nel centro abitato, – aggiunge Ravegnani – è rappresentato da movimenti di transito e trasferimenti. La rete stradale del centro abitato ha caratteristiche che poco si adattano alle esigenze degli importanti flussi di traffico motorizzato, autobus, T.I.R, autobotti, taxi, camper. Appare pertanto strategica la pianificazione di provvedimenti che intervengano sulla gestione delle varie componenti di traffico modificando l’offerta di mobilità a vantaggio di sistemi con minore impatto dell’ambiente e maggiore tutela dell’utenza debole».

Modelli più sostenibili

«Sono sempre più stretti i legami tra modelli di mobilità urbana, qualità ambientale e tutela dei soggetti più deboli. Spesso queste relazioni provocano disagi e difficoltà, alti costi economici ed energetici causati dalla congestione, situazioni di elevato inquinamento acustico ed atmosferico, enormi rischi alla circolazione per ciclisti e pedoni».

«Risolvere problemi di mobilità all’interno di Porto Corsini, – dichiara Ravegnani – è possibile non solo mettendo in sicurezza l’attuale rete viaria, ma anche e soprattutto investendo sul trasporto elettrico delle merci e delle persone, ed indirizzando i nuovi player (concessionari Terminal Crociere) verso forme di mobilità sostenibile compatibili con l’ambiente. La tutela e la promozione delle forme di mobilità sostenibile, oltre a rappresentare un fattore di qualificazione sociale, innesca processi virtuosi di riduzione della congestione e di aumento della sicurezza stradale, riducendo i rischi di incidenti ed i costi economici e sociali collegati».

Mobilità urbana causa di inquinamento atmosferico e acustico

«La mobilità urbana, fermo restando l’esigenza di essere in qualche modo garantita, riveste un ruolo centrale nelle problematiche ambientali a causa del suo contributo all’emissione di inquinanti atmosferici, all’inquinamento acustico prodotto all’interno del centro abitato di Porto Corsini. L’inquinamento atmosferico è una modifica della composizione dell’atmosfera per la presenza di una o più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da alterare le normali condizioni ambientali e da costituire un pericolo diretto o indiretto per la salute di chi vive in quel contesto».

«Il traffico veicolare, – conclude Ravegnani – è responsabile dell’immissione in atmosfera di numerosi agenti inquinanti di varia natura tra cui i prodotti di combustione dei carburanti, le polveri derivanti dall’usura dei freni, degli pneumatici e del manto stradale. Porto Corsini, oltre alle problematiche tipiche delle aree inserite in un contesto portuale, deve confrontarsi con le emissioni derivanti dall’attività del Terminal Crociere e dell’importante polo industriale situato a sud del paese».

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