Le voci degli artisti ucraini, che da più di tre mesi hanno trovato riparo a Ravenna, si intrecciano ancora una volta a quelle della città: accade domenica 17 luglio alla Basilica di San Francesco, alle ore 19, per uno degli ultimi Concerti delle 7 di Ravenna Festival (e nell’ambito della rassegna Musica e Spirito) quando il Coro del Teatro dell’Opera Nazionale d’Ucraina “Taras Shevchenko” diretto da Bogdan Plish si esibisce insieme, appunto, ai Solisti, al Coro e all’Orchestra della Cappella Musicale della Basilica di San Francesco diretta da Giuliano Amadei. Il programma affianca musiche di Antonio Vivaldi e Maxim Berezovsky: del primo il Magnificat RV 610 nella primigenia versione con tenore (solisti i soprani Annarita Venieri e Federica Placuzzi, il contralto Carla Milani e il tenore Lorenzo Bellagamba) e il Concerto per liuto in re maggiore RV 93 con Donato D’Antonio nel ruolo solista; del compositore ucraino invece la Sinfonia n. 1 in do maggiore. Di Maxim Berezovsky (1745-1777) è interessante scoprire come abbia intrattenuto strettissimi rapporti con l’Italia, prima studiando nella Cappella Italiana del Palazzo Imperiale di San Pietroburgo – dove probabilmente ebbe modo di formarsi anche sotto maestri quali Vincenzo Manfredini e Baldassare Galuppi – per perfezionarsi poi con Padre Martini all’Accademia di Bologna. Non è un caso, infatti, che proprio la sua Sinfonia in do maggiore, composta tra il 1770 e il 1772, sia stata rinvenuta pochi anni fa presso la Biblioteca Apostolica Vaticana. Il concerto sarà aperto da versetti sacramentali tradizionali ucraini.
Se il Coro del Teatro dell’Opera Nazionale d’Ucraina “Taras Shevchenko” è uno dei più grandi e più antichi in Ucraina, risalente alla fondazione dell’Opera stessa nel 1867, la Cappella Musicale della Basilica di San Francesco si è formata dieci anni fa con l’intento di diffondere la pratica musicale e divulgare il repertorio musicale sacro più ampio, dal barocco ad autori contemporanei, attraverso concerti e rassegne, tra cui appunto Musica e Spirito nella quale è inserito anche questo appuntamento.
E’ questa una delle ultime occasioni per ascoltare e incontrare gli artisti del Teatro di Kiev, che canteranno ancora negli ultimi Concerti delle 7 (18, 19 e 20 luglio al Chiostro del Museo Nazionale), ma che dopo essersi esibiti in più di 40 occasioni – nei diversi contesti della città, dalle liturgie in molte chiese alla partecipazione a spettacoli come il Paradiso di Martinelli e Montanari o a progetti importanti come Le Vie dell’Amicizia – dal giorno 21 luglio faranno, quasi tutti, ritorno in Ucraina. Certo non ponendo fine a un legame che, nato fin dal 2018 proprio con il concerto delle Vie dell’Amicizia tenuto a Kiev, proseguirà ben oltre questa importante esperienza di accoglienza.
Concerti delle 7 – biglietto 1 euro.
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