I pronostici di Moder su Sanremo: «Sul podio Geolier. Il mio voto del cuore va a Dargen»

Il rapper ravennate negli ultimi anni si è appassionato al Festival, al punto da creare il 'SanreModer': un format comico di commento alla gara. Per la prima volta, quest'anno, sarà possibile guardare la finale al Cisim - sabato 10 febbraio - insieme a lui e altri ospiti

A chi chiedere un pronostico su Sanremo se non a Moder? Da qualche anno, infatti, il rapper ravennate ha una sua tradizione sanremese: guardare e commentare il Festival con gli amici, ognuno dei quali interpreta un personaggio. Dall’imbucato, alla casalinga di Voghera – che punta tutto sulla coppia Renga Nek – all’addormentato che non arriva al primo stacchetto di Fiorello, il ‘SanreModer‘ ha conquistato i social. Al punto che, quest’anno, da tradizione casalinga diventa un appuntamento aperto al pubblico.

Sabato 10 febbraio, infatti, al Cisim di Lido Adriano si potrà guardare e commentare la finale del Festival di Sanremo insieme a Moder e altri ospiti. Per l’occasione, è stata anche realizzata una Lega del Fantasanremo: si chiama ‘SanreModer’ e ci si può iscrivere liberamente.

I pronostici di Moder su Sanremo

«Nella mia squadra del Fantasanremo – commenta il rapper – ci sono sicuramente BigMama, Geolier, la Berté e Dargen D’Amico, poi il quinto non me lo ricordo. Quella da cui mi aspetto più deliri è Loredana Berté, ma anche BigMama essendo così giovane».

Stimare chi arriva sul podio prima dell’inizio della gara non è semplice per chi non ha ancora ascoltato le canzoni, ma i siti di quotazioni danno Annalisa in testa, seguita da Angelina Mango e Geolier.

«Secondo me – commenta Moder – anche se non ci prendo mai, vinceranno i Negramaro e sul podio ci sarà Geolier. Poi non è facile, perché ci sono i grandi nomi del pop più classico che a Sanremo vanno sempre bene, come ad esempio Emma. Il mio voto dal cuore però va a Geolier e Dargen D’Amico».

Sanremo come argomento intergenerazionale

Secondo il Corriere della Sera, quasi sei italiani su dieci guarderanno almeno una puntata di Sanremo. Un programma che è tornato ad attirare anche i giovani, rinnovando la proposta musicale, grazie alla direzione di Claudio Baglioni prima e Amadeus poi. Ma che allo stesso tempo conserva intatta l’adesione del pubblico adulto.

«Sanremo è bello – spiega Moder – perché ne puoi parlare con chiunque: io ad esempio riesco a parlarne con le mie figlie, che hanno 9 e 5 anni, e allo stesso tempo ne chiacchiero con mia madre».

«Ho un ricordo negativo – continua – legato al Festival, cioè quando è venuto Eminem (ndr. 2001) come ospite ed è stato preso in giro all’italiana da Pieraccioni e altri. Non è stata una bella figura, però quell’anno era la Carrà a dirigere e si capiva che era avanti, anche solo per averlo invitato. Un ricordo positivo è mia figlia che si innamora della Berté con “Cosa ti aspetti da me”. Poi da lì abbiamo iniziato ad ascoltare anche le sue canzoni vecchie e ci siamo appassionati. Un momento che ricordo di quando ero piccolo è Mia Martini che canta “Almeno tu nell’universo”».

La forza di Amadeus? Portare il Festival sui social

Negli ultimi anni, Sanremo è diventato un fenomeno social. Lo stesso Fantasanremo – torneo a cui partecipare online con gli amici schierando la propria squadra di cantanti – è un’intuizione di marketing. A cui, per di più, hanno aderito anche i cantanti in gara, decidendo di volta in volta se adottare comportamenti che generano malus o bonus, cioè aumentano o diminuiscono il loro punteggio.

«Da piccolo – racconta Moder – lo guardavo solo a spizzichi e bocconi se c’era qualche ospite interessante. Da Baglioni in poi ho cominciato a guardarlo con più continuità insieme agli amici. La grande forza di Amadeus è stata quella di portare il Festival sui social, ad esempio scegliendo Chiara Ferragni come conduttrice nella scorsa edizione».

«Ormai – conclude – Sanremo ha catalizzato tutta l’attenzione: questa settimana non c’è un evento nemmeno nei posti più indipendenti d’Italia. Perfino all’Angelo Mai di Roma (ndr. centro sociale e spazio artistico) tutte le sere si guarderà Sanremo».

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