Presidio per le torri Hamon. «Ci appelliamo al Sindaco, all’Autorità Portuale e a Eni»

Si è tenuto nella mattina di lunedì 1 aprile, a fronte dell'inizio della demolizione annunciata da Eni il 27 marzo

C’è stato un presidio nella mattina di lunedì 1 aprile in Piazza del Popolo a Ravenna per dire no all’abbattimento delle torri Hamon, a fronte dell’inizio della demolizione – con tanto di gru già posizionate – annunciato il 27 marzo. La prossima manifestazione sarà domenica 7 aprile alle 16 alla Darsena di città.

L’appello per salvare le torri Hamon

«Come Italia Nostra, ringraziamo tutti i cittadini che hanno partecipato numerosi al presidio in Piazza del Popolo di lunedì primo aprile, nonostante il maltempo, il giorno di festa e il pochissimo preavviso; ringrazia le associazioni, l’Accademia di Belle Arti di Ravenna, i gruppi politici presenti e quelli che hanno aderito a distanza, la stampa, la RAI e tutti coloro che hanno preso la parola in difesa del nostro patrimonio culturale di memoria condivisa e di manufatti architettonici di pregio i quali, riconvertiti, potrebbero donare alle nostra città e alla Darsena un valore aggiunto di livello internazionale, incentivando turismo, attrattività economica, valore immobiliare ed occupazione».

«Edifici ormai unici e memorabili, che altrove – anche in Italia – sarebbero invidiati, protetti e valorizzati, come del resto lo erano state le torri fino a pochi anni fa anche a Ravenna».

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«Lanciamo un ultimo appello per un gesto di civiltà che sappia cogliere il sentire profondo di tanti, che chiedono che la memoria, anche se non sempre positiva, non venga rimossa. Lanciamo un appello al Sindaco di Ravenna, all’Autorità Portuale, alle istituzioni culturali – prima tra tutte per l’attenzione già espressa pubblicamente più volte sul tema il Ravenna Festival -, e persino ad ENI, che ha dato occupazione alla nostra città ma anche portato via tantissimo, un accorato appello affinché il progetto di demolizione venga sospeso in attesa di una valutazione più approfondita per una possibile soluzione che contempli tutte le istanze in campo».

«Lanciamo un appello anche alla Soprintendenza affinché chiarisca i numerosi dubbi e, soprattutto, aiuti a far meglio intendere quale sia il valore delle torri e quali le loro potenzialità. Invitiamo tutte le istituzioni che non lo abbiano fatto – e temiamo nessuno lo abbia fatto – ad entrare nelle torri e a rendersi conto di quali manufatti straordinari si apprestano, a 70 anni dalla loro realizzazione e nel sessantesimo anniversario di “Deserto Rosso” (1964), a lasciar distruggere».

«Attendiamo fiduciosi, certi di rappresentare il sentire di tanti, e certi che, se l’appello verrà colto, anche gli increduli un giorno potranno ricordarsi di un gesto di civiltà e di cultura a difesa di un patrimonio collettivo che per una volta non prende la strada della distruzione, ma della partecipazione e dialogo. Diamo appuntamento, invitando tutte le istituzioni cittadine per un dibattito condiviso, alla manifestazione per il Si alla riqualificazione vera e permanente della Darsena, “Salviamo le torri hAMOn” del 7 aprile, dalle ore 16.00 alle ore 18.00 in testata Candiano. Seguiranno dettagli», conclude Italia Nostra.

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