Il Porto di Ravenna nel primo trimestre 2022 ha movimentato complessivamente 6.724.557 tonnellate, in crescita del 15,5% (oltre 900 mila tonnellate in più) rispetto al primo trimestre 2021 e del 5,0% rispetto allo stesso periodo del 2019 ante pandemia. Gli sbarchi e gli imbarchi sono stati, rispettivamente, pari a 5.880.678 tonnellate (+20,3% sul 2021 e +6,4% sul 2019) e a 843.879 tonnellate (-9,4% sul 2021 e -4,0% sul 2019). Nel primo trimestre 2022 il numero di toccate delle Navi è stato pari a 644, in crescita del 2,6% (17 navi in più) rispetto ai primi 3 mesi del 2021, ma con 8 toccate in meno rispetto al 2019.Il mese di marzo 2022 ha movimentato complessivamente 2.357.373 tonnellate, in crescita dell’11,0% (234.404 tonnellate in più) rispetto al 2021 ma inferiori del 6,9% rispetto al marzo 2019 (-175.117 tonnellate). Nel primo trimestre 2022 le merci secche (rinfuse solide e merci varie e unitizzate) – con una movimentazione pari a 5.610.696 tonnellate – sono cresciute del 16,9% rispetto a quello del 2021 e del 4,6% rispetto a quello del 2019. I prodotti liquidi – con una movimentazione di 1.113.861 tonnellate – sono aumentati dell’8,9% rispetto al primo trimestre 2021 (+7,1% rispetto ai primi tre mesi del 2019).Il comparto agroalimentare (derrate alimentari e prodotti agricoli) nei primi tre mesi del 2022 ha registrato 1.464.273 tonnellate di merce movimentata, con un incremento di circa il 66,0% (582 mila tonnellate in più) rispetto allo stesso periodo del 2021 e del 23,0% rispetto a quello del 2019. Analizzando l’andamento delle singole merceologie, spicca nel primo trimestre 2022 la ripresa della movimentazione dei cereali, che chiudono con 447.216 tonnellate, in crescita di circa il 435% rispetto al 2021 (quando erano state movimentate appena 83.612 tonnellate) ed anche dell’1,4% rispetto al primo trimestre 2019. In forte espansione nel primo trimestre 2022 – grazie al buon andamento in febbraio e marzo – la movimentazione delle farine, in aumento del 60,0% rispetto al primo trimestre 2021 e del 20,1% rispetto a quello del 2019. Continua la crescita nel Porto di Ravenna anche dello sbarco dei semi oleosi che, nel primo trimestre 2022, hanno movimentato 376.226 tonnellate, in crescita del 39,3% rispetto al 2021 e del 102,0% rispetto al 2019. Positivo nel progressivo del primo trimestre 2022 anche l’andamento degli Oli animali e vegetali, in crescita dell’8,4% rispetto allo stesso periodo del 2021 e del 6,9% rispetto a quello del 2019.Nonostante la guerra in Ucraina, nel porto di Ravenna i materiali da costruzione chiudono il primo trimestre 2022 con 1.160.819 tonnellate movimentate, in leggero aumento (+ 1,7%) rispetto allo stesso periodo del 2021 e rimanendo, comunque, ancora superiori del 7,0% rispetto ai livelli del 2019, ante pandemia. La movimentazione di materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo, con 1.019.378 tonnellate, risulta stabile rispetto al primo trimestre del 2021 e in crescita del 7,9% rispetto al 2019. Non si è verificata, quindi, la “catastrofe” paventata per l’industria ceramica italiana undici settimane fa, quando lo scoppio del conflitto in Ucraina ha reso chiaro che al drammatico rincaro dei costi energetici si sarebbe potuto sommare il problema di mancanza di argille: i quantitativi di argilla e feldspato che prima provenivano dal Mar Nero sono stati, infatti, praticamente tutti sostituiti da quelli provenienti dalla Turchia (circa 88.000 tonnellate nel primo trimestre 2022). Ai primi di marzo, infatti, ha attraccato al Porto di Ravenna la prima nave turca, con 30.500 tonnellate di argilla, in sostituzione del materiale ucraino, ma altri carichi di argille, caolini, feldspati sono attesi dai magazzini del porto di Ravenna da maggio in poi non solo dalla Turchia, ma anche da altri paesi utilizzando il anche trasporto ferroviario.Anche per i prodotti metallurgici, nonostante la guerra, continua il trend positivo degli ultimi mesi. Nel primo trimestre 2022, con 1.737.922 tonnellate movimentate, sono cresciuti del 24,1% rispetto allo stesso periodo del 2021, ma risultano inferiori del 2,1% rispetto ai livelli del 2019.Nel primo trimestre 2022, per quanto riguarda i prodotti petroliferi, sono state movimentate 530.837 tonnellate, in calo del 12,7% (77 mila tonnellate in meno) rispetto allo stesso periodo del 2021 e del 5,8%n rispetto al primo trimestre 2019.Aumentano, invece, nel primo trimestre 2022 rispetto a quello del 2021, i prodotti chimici (+75,1%) che, con 263.094 tonnellate, superano anche i volumi movimentati nello stesso periodo del 2019 (+32,6%).Preoccupa, invece, il calo nel primo trimestre 2022 dei concimi movimentati, con 361.517 tonnellate (-34,3% rispetto al 2021; -29,6% al 2019).Buono il risultato del primo trimestre 2022 dei contenitori, pari a 56.131 TEUs, sono in crescita sia rispetto al 2021 (+5,2%) sia rispetto al 2019 (+7,6%). La crescita ha riguardato soprattutto i TEUs pieni, pari a 44.087 (il 78,5% del totale dei TEUs): +7,5% rispetto al 2021 e +1,7% rispetto al 2019. Il numero di toccate delle navi portacontainer, pari a 106, è in calo (-7,8%) rispetto alle 115 del 2021 e alle 129 toccate del 2019 (-17,8%). In termini di tonnellate, la merce trasportata in contenitori nel primo trimestre 2022, pari a 610.782 tonnellate, è in aumento sia rispetto al 2021 (+5,0%) sia al 2019 (+1,2%).Buono anche il risultato del primo trimestre 2022 per rimorchi e rotabili, in aumento dell’8,3% per numero di pezzi movimentati (23.266 pezzi) e in aumento del 27,6%, in termini di merce movimentata (456.195 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2021. Inoltre, i pezzi movimentati hanno superato del 20,6% i volumi del primo trimestre 2019, mentre per la merce si è registrato un aumento dell’15,1%. Il merito va all’andamento molto positivo dei Trailer della linea Ravenna – Brindisi – Catania. Nel primo trimestre 2022, infatti, i pezzi movimentati, pari a 20.464, sono in crescita del 21,6% rispetto al 2021 (3.634 pezzi in più in soli tre mesi) e, nel solo mese di marzo, i pezzi sono stati 9.020 pezzi, 3.171 in più rispetto a marzo 2021 (+54,2%) e addirittura 5.458 (+65,3%) in più rispetto allo stesso mese del 2019.Nonostante il conflitto in Ucraina, il Porto di Ravenna nel mese di marzo 2022 quindi non solo ha consolidato i traffici raggiunti, ma è cresciuto praticamente in tutti i settori. Se è vero, infatti, che Russia e Ucraina per la logistica italiana significano soprattutto Porto di Ravenna, i dati di traffico del primo trimestre 2022 non scontano appieno gli effetti della guerra in corso dal 24.02.22; anche gli indicatori di traffico da/per il Mar Nero in termini di numero di navi e di tonnellate dei primi tre mesi 2022 sono in linea con quelli medi del 2021. Da gennaio a marzo 2022, infatti, tra lo scalo ravennate e paesi del Mar Nero sono state movimentate 1.144.672 tonnellate (il 17% del traffico complessivo del Porto), di cui 606.504 tonnellate con l’Ucraina e 274.397 tonnellate con la Russia. Le navi da / per il Mar Nero nello stesso periodo sono state 107 (il 16,6% delle toccate totali nel porto), di cui 41 per traffici con l’Ucraina e 42 per traffici con la Russia.Questo trend positivo di 13 mesi di crescita costante (da marzo 2021) sembra, tuttavia, destinato a rallentare in Aprile, se le prime stime sulla movimentazione nel mese, formulate alla chiusura degli ordinativi sul Port Community System, saranno confermate. Le percentuali di crescita consolidate nel primo trimestre 2022 dovrebbero, infatti, essere erose dal risultato di Aprile, in calo del 17,6% rispetto allo stesso mese del 2021 e del 16,2% rispetto a quello del 2019. Considerato, quindi, questo contributo marginale negativo – che risente in modo significativo della mancanza di traffico con i porti del Mar Nero – il primo quadrimestre 2022 dovrebbe chiudersi con una movimentazione complessiva di circa 8,7 milioni di tonnellate, in aumento di circa il 6,0% rispetto allo stesso periodo del 2021 e in calo dello 0,5% rispetto ai primi quattro mesi del 2019. Molto positiva, invece, la stima sull’andamento del primo quadrimestre 2022 per rimorchi e container, con i rimorchi che raggiungono i 26.300 pezzi (+16,5% sul 2021 e +27,3% sul 2019) e le 590mila tonnellate (+24% rispetto al 2021 e +15% rispetto al 2019) e i container in crescita di oltre il 9,5% rispetto al 2021, con 78.554 TEUs In particolare, i container nel solo mese di aprile 2022 dovrebbero registrare circa un +31%, con 22.423 TEUs movimentatiIl quinto pacchetto di sanzioni economiche nei confronti della Russia, varato l’8 aprile scorso dall’Unione Europea, include il divieto per le navi di bandiera russa e per le navi gestite da operatori russi di accedere ai porti dell’UE dopo il 16.04.22. Volendone valutare gli effetti potenziali sui traffici del Porto di Ravenna, sono utili alcuni dati. A tutto Aprile 2022 sono attraccate 30 navi battenti bandiera Russa, di cui l’ultima il 4 aprile. Prendendo a riferimento l’intero anno 2021, le navi battenti bandiera Russa attraccate nello scalo ravennate sono state 89 su un totale di 2.702 (il 3,3%), per 384.791 TONNELLATE (1,4% sul traffico totale del Porto). Di queste 89 navi, 81 (per circa 340mila tonnellate, vale a dire l’1,2% dei traffici totali del Porto), si riferiscono a categorie merceologiche esentabili dal divieto (concimi, combustibili minerali, prodotti agricoli e animali, derrate alimentari/ mangimi/ oleaginosi) e le restanti 8 navi (per circa 48mila tonnellate, vale a dire lo 0,2% del traffico totale del Porto) riguardano invece categorie colpite dalle sanzioni (minerali greggi, manufatti, materiali da costruzione, prodotti chimici e prodotti metallurgici).