Portabilità, iliad “Da delibera ‘Sim Swap’ disagi agli utenti”

Il Tar Lazio ha rigettato il ricorso promosso da iliad contro alcune parti della delibera Agcom 86/21/CIR, cosiddetta “Sim Swap”. In attesa di conoscere le motivazioni, iliad conferma la ferma volontà di portare avanti in tutte le sedi le sue ragioni, con la forte consapevolezza che non sono in discussione solo le ragioni dell’azienda. Da più di un anno – si legge in una nota della società – iliad sta segnalando in tutte le sedi competenti e con ogni strumento quanto e come la delibera impatti negativamente gli utenti e il mercato, dal momento che è possibile prevenire e contrastare efficacemente la frode “Sim Swap” senza ricorrere a misure, come quelle introdotte, che bloccano di fatto la portabilità. Per Benedetto Levi, Ad di iliad Italia, “da sempre abbiamo fatto della trasparenza e della libertà di scelta un punto di orgoglio per la nostra azienda. Oggi ci troviamo in una situazione incomprensibile: senza pregiudicare l’impianto complessivo e le finalità della Delibera, basterebbe apportare piccoli correttivi per consentire a tutti gli utenti di cambiare operatore quando e come credono, senza dover incorrere in complesse procedure. Il disagio è evidente – aggiunge Levi – basta guardare il numero di portabilità che ogni giorno si bloccano. Finora nessuno, né le Autorità né le Istituzioni, ci hanno chiesto di aver accesso ai dati. Basterebbe guardarli e rendersi conto che centinaia di migliaia di utenti sono bloccati, parliamo potenzialmente di 2 milioni e mezzo in un anno. Si tratta di milioni di persone che si troverebbero costrette, loro malgrado, a subire un disagio, vedendosi di fatto limitata la loro libertà di scelta. Questo senza poi voler tenere conto degli impatti sulle dinamiche concorrenziali e – non ultimo – dell’aggravio di lavoro per i tanti piccoli e medi imprenditori attivi nel settore retail telefonico che si trovano tutti i giorni a dover spiegare agli utenti che non è loro responsabilità se la portabilità non va a buon fine, rimettendoci tempo e risorse, senza nessun ristoro. Chiedo con forza alle Autorità e alle Istituzioni – conclude Levi – di convocare quanto prima un tavolo di lavoro, verificare se le nostre affermazioni corrispondono al vero, di confermare o smentire se ci sono stati già centinaia di migliaia di portabilità fallite, e di agire di conseguenza, individuando e implementando quanto prima quei semplici correttivi che possono risolvere definitivamente la situazione”.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

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