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Piattaforme per lavori in alta quota: l’importanza di rispettare la normativa

Moltissime lavorazioni in settori come l’edilizia, l’industria e la manutenzione richiedono il raggiungimento di determinate altezze, che in alcuni casi possono superare i 10 metri, tanto da essere perciò considerate alta quota.

Per poter raggiungere queste altezze è necessario impiegare le piattaforme aeree, che sono i macchinari per eccellenza per quanto riguarda il sollevamento in quota delle persone.

La platea di potenziali utilizzatori di una piattaforma aerea è piuttosto ampia e comprende imprese edili, installatori, manutentori, giardinieri, elettricisti, antennisti e imbianchini.

Ogni tipo di lavoro in quota è di per sé pericoloso ma lo diventa ancora di più quando si manovrano macchine come le piattaforme aeree che hanno lo scopo di portare gli operatori a diversi metri di altezza.

Proprio per questo le piattaforme rientrano tra le attrezzature per il cui utilizzo è richiesta una specifica abilitazione. La normativa infatti prevede che ogni operatore che intende manovrare una piattaforma aerea deve essere regolarmente formato e il suo patentino sia in corso di validità.

Quando parliamo di piattaforma aerea non individuiamo una sola macchina ma bensì una categoria di macchinari di cui fanno parte piattaforme semoventi e piattaforme autocarrate.

Pur con caratteristiche proprie e con utilizzi specifici ognuna di queste macchine permette di raggiungere notevoli altezze che permettono all’operatore di lavorare in completa sicurezza in alta quota.

Tra le piattaforme semoventi possiamo individuare le verticali, le cingolate e le articolate.

Le piattaforme verticali, conosciute anche come scissor o come elevatori a pantografo, presentano una struttura piuttosto particolare che la diversificano nettamente dalle altre tipologie di piattaforme.

Una scissor si compone infatti di un carro mobile gommato su cui è installata una cesta molto ampia che può sollevarsi mediante un sistema di segmenti metallici incrociati che compongono il cosiddetto pantografo. Questa particolare struttura consente alla macchina di elevarsi solamente in verticale, a differenza delle altre piattaforme che possono anche sbracciare, permettendo all’operatore di lavorare su di un ampio spazio calpestabile.

Esistono diversi tipi di piattaforme verticali per raggiungere grandi altezze che possono essere sia alimentate a diesel che totalmente elettriche, così da essere impiegate sia all’esterno che all’interno. Particolarmente utilizzate per lavori all’interno le scissor possono raggiungere anche i 20 metri di altezza, fino a superare i 30 metri per i modelli più grandi alimentati a diesel.

Anche le piattaforme cingolate, conosciute dagli addetti ai lavori anche come ragni, rientrano tra le macchine semoventi. La struttura si compone di un carro mobile cingolato sul quale è installato un braccio articolato su cui è posta la cesta.

Grazie alla trazione cingolata questo tipo di piattaforma può muoversi sia su superfici regolari che su terreni meno lineari come quelli esterni.

Una volta raggiunto il posto di lavoro i quattro stabilizzatori si aprono per conferire la massima stabilità ed equilibrio alla macchina, facendola somigliare ad un vero e proprio ragno.

Questi macchinari trovano posto sia in edilizia che nel giardinaggio dato che possono raggiungere anche i 30 metri di quota e aggirare gli ostacoli sia a terra che aerei.

Una struttura simile è quella delle piattaforme articolate, che si compongono di un carro mobile gommato su cui è installato il braccio articolato e conseguentemente la cesta. Le quattro ruote sterzanti permettono all’operatore di manovrare la macchina con il minimo ingombro aggirando gli ostacoli a terra ed evitando anche quelli in aria, come rami o cavi, grazie alle innumerevoli angolature che il braccio articolato può offrire.

Anche questo tipo di piattaforma aerea viene utilizzata sia in edilizia che nell’industria, dove trova applicazione nelle installazioni e manutenzioni di ogni genere di impianto, e può raggiungere e superare i 30 metri di altezza.

Queste tre tipologie di macchinari semoventi hanno dimensioni piuttosto ridotte ma necessitano di essere trasportate in cantiere tramite mezzi idonei.

Diversamente le piattaforme autocarrate si differenziano dalle semoventi per la loro capacità di circolare autonomamente su strada. Come indica infatti il nome il braccio articolato o telescopico è installato direttamente su di un autocarro provvisto di cabina.

Essendo macchine targate le piattaforme autocarrate possono essere guidate su strada raggiungendo in autonomia il luogo di lavoro e garantendo all’operatore la massima libertà di spostamento.

La maggior parte delle autocarrate non supera i 35 quintali di peso operativo è può essere guidata con la patente di tipo B, mentre per le manovre di sollevamento resta necessaria l’abilitazione menzionata in precedenza.

A seconda del modello, questo tipo di macchinario può raggiungere altezze di 40 metri anche se esistono delle particolari configurazioni capaci di superare i 70 metri di quota. In questo caso è richiesta la patente di tipo C poiché la piattaforma aerea supera i 35 quintali di peso operativo.

Lavorare in alta quota è sempre delicato ed è quindi fondamentale utilizzare la piattaforma aerea più adatta alle proprie esigenze. Ricorrere al noleggio permette al cliente di essere supportato da un esperto del settore sia nella scelta della piattaforma sia per tutto ciò che la riguarda durante il periodo di noleggio.

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