Esplorare i sentieri poco battuti di un repertorio ricco di fascino e bellezza, ma anche raccontare un pezzo di storia d’Italia: è questo lo spirito di “Parlami d’amore: quando la radio cantava la vita“, un omaggio alla canzone degli anni Venti e Trenta in occasione dei cent’anni della Radio italiana. Domenica 6 ottobre, alle 21 al Teatro Socjale di Piangipane, Mario Incudine ci guida in un viaggio di musica, parole, amarcord e ironia nell’Italia di quei decenni.
Con la complicità di Antonio Vasta al pianoforte e alla fisarmonica, andrà in scena anche l’Orchestra La Corelli diretta da Jacopo Rivani, per un’inedita versione “sinfonica” dello spettacolo, grazie alla collaborazione con il Teatro Alighieri e la Fondazione Cherubini. Lo spettacolo – una produzione del Centro Teatrale Bresciano, in collaborazione con ASC Production e Teatro Donnafugata – è scritto da Costanza DiQuattro e diretto da Pino Strabioli; il suono è di Pino Ricosta, le scene sono di Paolo Previti.
Tra il 1918 e il 1940 la produzione musicale italiana ebbe una straordinaria evoluzione. La nascita delle radio, che divenne il mezzo principale della propaganda fascista, contribuì ad ampliare il pubblico degli ascoltatori e a diffondere la musica all’interno delle case italiane, rendendola un “affare” comune e condiviso. Se da un lato si ramificava la musica promossa dal fascismo – megafono di sentimenti patriottici, famigliari e lacrimosi – dall’altro si diffondeva, in rotta con le direttive dittatoriali, una musica d’oltreoceano, brillante e ironica. Sottobanco, come bische clandestine, nascevano lo swing e il jazz che ben presto sarebbero entrate a far parte di una realtà italiana che remava controcorrente attraverso la musica.
Con Parlami d’amore va in scena uno spaccato non solo di storia della musica italiana, ma anche e soprattutto di “storia patria”. Poiché la musica, da sempre, sa diventare il paradigma di una nazione e di un pensiero. L’Italia canticchiò per vent’anni Giovinezza, ma all’alba del ‘45 tuonò convinta Bella ciao. Con la regia di Pino Strabioli, artista da sempre sensibile al teatro canzone, la verve e la capacità istrionica di Mario Incudine si mettono al servizio di uno spettacolo che vuole essere anche un omaggio alla canzone d’autore di quegli anni, fatta di testi modernissimi, melodie indimenticabili e armonie ardite. Un patrimonio da riportare alla luce e da conservare e trasmettere.
Info e prevendite: Biglietteria Teatro Alighieri – 0544 249244
Biglietti 10 Euro
Come tradizione, al termine dello spettacolo è possibile gustare i cappelletti del Socjale (a pagamento e previa prenotazione la sera stessa)
Domani, alle 18 i ravennati scendono in campo a Pineto, nel tentativo di recuperare il primo posto in classifica
Dopo una lunga attesa è stata definitivamente fissata la data di inaugurazione che sarà venerdì 29 novembre 2024 seguono visite guidate nelle giornate di sabato…
Da gennaio, sono state accolte 410 donne, un netto incremento rispetto alle 392 dell’intero 2023. La maggior parte tra i…
Start Romagna già da qualche mese ha deciso di dotare i nuovi mezzi che entrano in servizio di un sedile…
I nuovi ambienti oltre all'apertura al pubblico potranno essere prenotati per eventi privati (aperitivi, ricevimenti, ricorrenze) o business (meeting, team…
Dalle ore 21 di sabato 23, alle ore 21 di domenica 24 novembre