Parco Marittimo di Lido di Savio: «Un crimine ambientale imminente»

«A Lido di Savio, una tragedia ambientale è già iniziata, ma il peggio deve ancora venire. Il progetto del Parco Marittimo, promosso con insistenza dall’amministrazione comunale, ha già portato all’abbattimento di alcuni dei pini domestici storici che costeggiano Viale Romagna. Con l’inizio di ottobre, i lavori riprenderanno, mettendo a rischio oltre 60 esemplari di questi maestosi alberi, che potrebbero essere definitivamente abbattuti», esordisce il gruppo di cittadini “Salviamo i pini di Lido di Savio e Ravenna”.

L’abbattimento dei pini a Lido di Savio

«Questi pini – continua – non sono solo alberi, ma parte integrante dell’anima di Lido di Savio. Da decenni proteggono e abbelliscono il viale, considerato il polmone verde della località. La proposta di sostituirli con 35 frassini, alcuni già piantati frettolosamente lo scorso giugno, non solo appare discutibile, ma rappresenta a nostro avviso un vero e proprio atto di vandalismo ambientale. I frassini, che richiedono enormi quantità di acqua per sopravvivere ai caldi estivi, non possono garantire la stessa funzione ecologica e storica dei pini. Tra l’altro, nelle relazioni i progettisti del Parco Marittimo hanno persino sbagliato a identificare gli alberi, che non sono pini marittimi come indicato, ma Pinus pinea, pini domestici».

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«Nel tratto di Viale Romagna interessato dai lavori, i danni alle radici dei pini sono minimi, se non inesistenti. Intervenire in modo così drastico, sacrificando un patrimonio naturale tanto prezioso, appare del tutto ingiustificato. La loro presenza rappresenta un valore inestimabile per il paesaggio e per l’identità di Lido di Savio, e il loro abbattimento rischia di allontanare il turismo e ridurre il valore complessivo dell’area, sia in termini economici che paesaggistici».

«La legge italiana tutela gli alberi, riconoscendone l’importanza ecologica, storica e culturale. Tuttavia, a Lido di Savio, sembra che questa tutela venga ignorata in nome di un progetto che la maggior parte della comunità, composta prevalentemente da proprietari di seconde case, non ha mai voluto e di cui non è stata adeguatamente informata. Molti di questi proprietari non erano presenti durante l’inverno, periodo in cui sono stati diffusi i dettagli del progetto, e il volantino informativo distribuito è risultato a nostro parere fuorviante, non evidenziando chiaramente l’entità e la portata delle operazioni previste».

Le manifestazioni

«Martedì 20 agosto, durante il mercatino settimanale a Lido di Savio, si è tenuta la consueta raccolta firme contro questo scempio. Tra coloro che hanno voluto esprimere il proprio dissenso, una signora tedesca, che da oltre dieci anni trascorre le sue estati qui, ha constatato con incredulità: “In Germania non sarebbe così, ne pianterebbero di più per combattere la calura estiva. Pazzia!” Le sue parole risuonano come un monito. Non possiamo permettere che questo progetto vada avanti senza una forte opposizione. Molte persone stanno rilasciando dichiarazioni spontanee, esprimendo il loro amore per questo luogo e il loro disappunto verso un’amministrazione che sembra sorda alle loro richieste. Lido di Savio non è solo una località di villeggiatura; è un luogo del cuore, dove generazioni di famiglie hanno costruito ricordi e legami profondi». 

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«L’appuntamento è per domenica 25 agosto, con una manifestazione simbolica: una camminata lungo Viale Romagna dalle 9:30 alle 10:30, proprio nella data che segna la nascita ufficiale del pino (25 agosto 1509) come simbolo della città di Ravenna».

«La comunità sta lottando per salvare i pini, il cuore verde di Lido di Savio. È una battaglia per preservare un pezzo di storia, un’identità che non può essere cancellata in nome di un progetto che molti considerano inutile e dannoso. È il momento di agire e far sentire la propria voce, perché una volta abbattuti questi alberi, non ci sarà più modo di tornare indietro».

«Manifestazione anche a Ravenna per i pini di via Maggiore, lunedì 26 agosto, con ritrovo alle ore 18.30 in via Maggiore angolo via Circonvallazione San Gaetanino».

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