Ospedale di Ravenna, primo prelievo organi da donatore a cuore fermo

Il lavoro di più equipe contemporaneamente ha permesso di poter svolgere il prelievo di organi e tessuti a cuore fermo

Per la prima volta all’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna è stato portato a termine con successo il prelievo di organi e tessuti da donatore a cuore fermo. La diffusione di questa tipologia di donazione promette importanti progressi per ridurre i tempi di attesa a chi si trova in lista di attesa per il trapianto, consentendo un numero più elevato di organi idonei disponibili per il trattamento della grave insufficienza d’organo.Il successo del percorso, estremamente complesso, ha richiesto un lavoro di squadra che ha coinvolto  professionisti delle Unità Operative di Anestesia e Rianimazione, Blocco Operatorio, Chirurgia Vascolare, Radiologia, Medicina Trasfusionale e Laboratorio Analisi dell’ospedale di Ravenna, insieme al Coordinamento Aziendale per la donazione d’organi che ha supportato il Coordinamento Locale di Ravenna per la parte organizzativa. L’attività di mantenimento della funzione d’organo tramite complesse metodiche di circolazione extracorporea è stata assicurata dall’ECMO Team Romagna, composto da rianimatori appartenenti all’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale di Cesena, ed ha consentito il prelievo di fegato e reni, oltre che di tessuti.Il modello organizzativo in atto in Romagna ha già consentito nel 2022 tre prelievi multiorgano realizzati rispettivamente a Cesena, a Rimini e ora anche a Ravenna.Questo risultato è un esempio perfetto di collaborazione e di integrazione di equipes differenti sia romagnole che extra-aziendali.

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