Ombrelloni chiusi: lo sciopero dei balneari contro la messa all’asta degli stabilimenti

Dalle 7.30 alle 9.30 del mattino, lo sciopero è stato organizzato in tutta Italia da Sindacato balneari italiani e Fiba Confesercenti

Ombrelloni chiusi in segno di protesta. Dalle 7.30 alle 9.30 di questa mattina, venerdì 9 agosto, gli ombrelloni di molti stabilimenti balneari sono rimasti chiusi per una protesta dei balneari.

Si tratta della protesta organizzata, in tutta Italia, dal Nord al Sud, dal Sindacato Italiano Balneari (Sib) e dalla Fiba Confesercenti contro il Governo, per i mancati provvedimenti per chiarire la situazione delle concessioni demaniali marittime.

Lo sciopero era stato annunciato a fine luglio ed è stato organizzato contro la scadenza delle concessioni balneari, prevista per la fine del 2024, e contro la loro messa a gara. I balneari denunciano il fatto che manchino dei criteri nazionali sulle gare e che ogni ente locale possa dunque stabilire le regole in autonomia con conseguenti disparità di trattamento tra una località e l’altra.

Inoltre, le associazioni di categoria pretendono il riconoscimento di un indennizzo economico per i concessionari uscenti. La polemica coinvolge anche il governo Meloni, che si è sempre dichiarato contrario alle gare delle concessioni balneari ma che non è riuscito a bloccarle.

Assobalneari e La Base Balneare con Donnedamare non aderiscono.

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