Offshore Engineering: seminario dedicato all’eolico al Campus di Ravenna

Il seminario è organizzato nell'ambito del corso di laurea magistrale attivato nel 2018 e in costante crescita nell'ambito dell'off-shore

Il corso di laurea magistrale internazionale Offshore Engineering, è stato attivato dal dipartimento DICAM del Campus di Ravenna nel 2018, mettendo a sistema le proprie competenze interdisciplinari nei settori dell’ingegneria civile, chimica e ambientale e dei materiali.Dal 2018, anno di attivazione, il corso ha registrato un aumento di iscritti pari al 35 per cento. La provenienza degli studenti è fortemente internazionale con una quota uniforme dell’origine tra UE, Asia Pacifica ed Asia occidentale. Attualmente il 30% degli studenti ha concluso gli studi e il tasso di occupazione è del 100% in settori strettamente legati ai temi del percorso di studio.Domani, martedì 5 aprile, l’Ordine degli Ingegneri e l’Associazione Atena, in collaborazione con il DICAM dell’Università di Bologna, organizza una giornata seminariale dal titolo Opportunità di sviluppo di eolico offshore in Italia, che vedrà la partecipazione di importanti aziende e professionisti del settore.

La scelta di Ravenna per questa iniziativa didattica è legata alla presenza del settore oil&gas, dovuta alle attività estrattive cominciate già a partire dai primi anni Sessanta, che ha spinto molte multinazionali operanti nel settore a investire qui e tante piccole realtà locali a crescere. Tale tradizione, insieme alla necessità del settore di ampliarsi e convertirsi verso nuove tecnologie per lo sfruttamento di risorse rinnovabili dal mare ed il crescente peso della blue economy nella strategia di crescita e investimenti in Italia ed in Europa, rendono questo corso di particolare interesse per la futura generazione di studenti.

Gli studenti studiano aspetti legati all’estrazione di petrolio greggio e gas naturale, allo sfruttamento di altri minerali come sabbia o argilla (si pensi al progettone di ripascimento delle spiagge romagnole attualmente in corso), ma anche tecniche per la dissalazione, l’accumulo di energia dal mare mediante l’idrogeno; lo sfruttamento di organismi marini non convenzionali ed il loro trattamento e impiego in settori alimentari, cosmetici di biorisanamento o biocarburanti, oltre alle strategie di conversione di energie dal vento e dal mare. Al largo delle nostre coste sono presenti fonti di energia rinnovabile che contribuiranno al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di 300 GW di energia eolica offshore entro il 2050 per produrre circa il 30% dell’elettricità futura dell’Unione Europea.

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