Continua la favola della tennista 37enne di Massa Lombarda, Sara Errani, che ha vinto la finale di doppio femminile del China Open di Pechino insieme a Jasmine Paolini. La coppia d’oro, non si può che definirle così dopo la medaglia d’oro vinta alle Olimpiadi di Parigi 2024, si sono guadagnate anche un posto per le Finals di Riyadh. E non solo: il prossimo aggiornamento del ranking certificherà l’ingresso delle azzurre nella top ten di specialità, sulla poltrona numero sette per Errani e dieci per Paolini.
Le due italiane si sono guadagnate l’ennesima coppa dopo una partita difficile e ricca di rovesciamenti di fronte, finita 6-4, 6-4 contro la coppia formata dalla taipanese Hao-Chin Chan e dalla russa Veronika Kudermetova. Una stagione da incorniciare per le due tenniste che hanno conquistato ben quattro titoli quest’anno (il quinto in carriera, su sette finali conquistate), se si considerano anche le vittorie ottenute a Roma sulla terra battuta e a Linz sul veloce. Per Sara si tratta complessivamente del 32esimo trofeo di specialità. Completa così il Career Golden Slam in doppio, ovvero può fregiarsi del trofeo conquistato in tutti gli Slam e dell’oro alle Olimpiadi, come solo altre sei giocatrici avevano fatto prima di lei nel doppio femminile: Pam Shriver, Gigi Fernandez, Serena Williams, Venus Williams, Barbora Krejcikova e Katerina Siniakova.
“Una stagione davvero incredibile – ha affermato Errani durante la conferenza stampa post partita –. Abbiamo vinto molto. Ed è stato fantastico per noi conquistare questo trofeo in un torneo così importante come Pechino. Speriamo di continuare così”.
Il primo set è stato equilibrato. Mentre Townsend è stato particolarmente efficace al servizio, gli azzutti non sono riusciti a sfruttare un break nel turno di battuta di Errani. Al tie-break, però, gli azzurri non commettono sbavature e si aggiudicano il primo set per 7-0.
Nel secondo Errari e Vavassori si portano avanti 4-1, per poi farsi rimontare 4-4. Errani non sbaglia il suo turno di battuta e mette in campo quattro prime. Tocca a Townsend cercare di tenere viva la partita con il servizio, ma gli azzurri volano a 0-40. Dopo due match point annullati, Errani e Vavassori conquistano l’Us Open.
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