Palazzetto
Ciò che é avvenuto dopo si sa: pandemia, crisi energetica e conseguente crisi economica. Ma già prima di tutto questo, ovvero al momento della posa della prima pietra, si sono addensate nubi minacciose sul progetto, che hanno causato frequenti interruzioni dei lavori e addirittura 2 stop per le interdittive antimafia ricevute dalle società che eseguivano il lavori. La lentezza con la quale procedeva la realizzazione della nuova struttura ha causato numerosi procrastinamenti della data di fine lavori. Non ultima quella di pochi giorni fa e di cui abbiamo dato notizia, per la quale il Comune di Ravenna ha concesso una proroga di ben 12 mesi per la fine del cantiere, rinunciando così a qualsiasi rivalsa in termini di penali a carico del Consorzio Research vincitore dell’appalto in questione.
Ma c’è un altro punto che sin da subito ci era apparso critico: quello del costo totale dell’opera, quantificata dall’amministrazione de Pascale in 15 Milioni di Euro. Durante questi anni dall’inizio dei lavori, le sopra menzionate interruzioni dei lavori si sono intrecciate con aumenti dei costi spesso ingiustificati poiché sostenuti da motivazioni del tutto contestabili. Aumenti approvati con un’incredibile facilità da sindaco e giunta comunale. Con il benestare ovviamente degli uffici tecnici comunali.
Ecco allora che arriviamo all’ultimo capitolo – ma solo in termini temporali – della questione costi. Risulta infatti che con una determinazione datata 29 Dicembre 2022 e firmata dal Dirigente Capo Area delle Infrastrutture Ing. Massimo Camprini (lo stesso che il giorno prima aveva concesso la proroga di 12 mesi per la fine dei lavori), il Comune conceda ulteriori 400.000 euro al Consorzio Research per la realizzazione del nuovo Palazzo delle Arti e dello Sport.
Ma ciò che più ci fa storcere il naso, sono gli aumenti di costo ingiustificati. Ad esempio i maggiori oneri per la sicurezza anti Covid arrivati a 700.000 euro, la variazione del progetto esecutivo costata ben 1 Milione di Euro, le asserite compensazione prezzi per lavori contabilizzati nel 2021 costati 362.000 alle casse comunali ed i già citati 400.000 euro per revisione prezzi legatela alle prestazioni opzionali dell’area esterna ed oggetto dell’ultima determina Dirigenziale. Vi è da aggiungere che il Palazzo delle Arti e dello Sport doveva essere consegnato già nel 2021 e che quindi se l’amministrazione de Pascale non avesse assecondato i ritardi dell’appaltatore i lavori sarebbero stati conclusi per tempo e senza incappare in aumenti di prezzo.
C’è davvero da domandarsi se la scelta di mettere in piedi un progetto cosi faraonico sia stata valutata da sindaco, giunta ed uffici tecnici in ogni minimo aspetto o se invece sia stata presa con leggerezza come sembra. Sln non sarebbe stato più opportuno investire quei quasi 22 Milioni di Euro previsti a spesa ad, per migliorare e/o ampliare le strutture sportive comunali e sostenere le società sportive locali vessate da enormi problemi? Di certo c’è che l’amministrazione de Pascale risulta essere inspiegabilmente benevolente nei confronti del Consorzio Research sia in termini di tempistiche sia in termini di aumenti dei costi. Ed é proprio su questi aspetti che abbiamo chiesto a più riprese al Comune di dare spiegazioni. Ad oggi la risposta é stata solo un assordante silenzio”.
Veronica Verlicchi – Capogruppo La Pigna, Città-Forese-Lidi
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