L’inchiesta della Procura di Forlì, scaturita da una denuncia per la fornitura di mascherine sospette, presentata nel dicembre 2020 alla procura di Forlì, dal capogruppo della Pigna, Veronica Verlicchi, ieri sera intervistata dal Tg 3, promette molte rivelazioni imbarazzanti e compromettenti sulle “relazioni pericolose” di Pini con rappresentanti nazionali e locali della politica e delle istituzioni.
Le oltre ottocento pagine dell’ordinanza di arresto di Pini e Minenna, l’ex Direttore delle Dogane ai tempi dei Governi Conte, quando ferveva di fede pentastellata, contengono infatti una corposa documentazione di atti e chat.
Il fascicolo processuale è stato separato in due tronconi: quello sul traffico di droga è stato assegnato alla Procura di Piacenza; quello sulla fornitura delle mascherine con annessi reati di corruzione è stato assegnato alla Procura di Forlì.
E’ proprio grazie all’inchiesta promossa dalla procura di Forlì, a seguito della denuncia di Veronica Verlicchi, che sono emerse le chat intercorse tra Pini e l’ex Procuratore capo di Ravenna, Alessandro Mancini, rivelatrici dei stretti rapporti di familiarità con Pini, sfociati in scambi di favori, che hanno portato alla rimozione di Mancini dall’incarico di PG dell’Aquila, dal CSM, per incompatibilità ambientale e funzionale.
Il procedimento del CSM contro Mancini, scaturì, infatti, proprio dalla trasmissione, al CSM, da parte del Procuratore generale di Bologna di una comunicazione del Procuratore della repubblica di Forlì, con allegata una relazione a firma della dott.ssa Laura Brunelli, sostituto procuratore della repubblica. La dottoressa Brunelli era titolare del procedimento penale iscritto nei confronti di Pini Gianluca, indagato per i reati di cui agli artt. 319 ( corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio ), 321, e 356 c.p., nei cui confronti, era stato eseguito nel mese di aprile 2021 dalla squadra mobile di Forlì, su delega della Procura della repubblica di Forlì, un decreto di sequestro del cellulare, dal cui esame sono emerse le conversazioni via chat intercorse tra l’ indagato Pini e il dott. Alessandro Mancini.
Ieri avevamo dato atto di chat intercorse tra Pini e il carabiniere Pino Daniele, promosso alla sezione di PG presso la Procura di Ravenna, grazie intercessione di Pini presso “baffo” ( Mancini ).
Ora è emerso che, grazie ai favori resi ad appartenenti alle forze dell’ordine, Pini avrebbe avuto accesso agli archivi riservati alle Forze dell’ordine per acquisire informazioni riservate, non si sa se pruriginose o meno, su diverse persone: tra queste risaltano la subrette Belen Rodriguez e l’ex portiere del Milan Sebastiano Rossi.
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