No del Tar per l’apertura dell’ambulatorio di Mauro Guerra. Tornano in piazza i sostenitori

Inoltre, l'ordinanza, lo obbliga al pagamento delle spese della fase cautelare in favore del Comune di Ravenna per un totale di 2 mila euro, oltre oneri aggiuntivi

Nuovamente in piazza, a distanza di un mese, i sostenitori di Mauro Guerra per protestare contro il Tar dell’Emilia-Romagna che con un’ordinanza cautelare ha stabilito che il Dottore non potrà visitare animali nell’ambulatorio costruito nei pressi della sua abitazione a Sant’Antonio. 

I legali di Guerra avevano presentato richiesta con l’obiettivo di annullare gli atti con cui il Comune di Ravenna aveva negato l’autorizzazione sanitaria necessaria per avviare l’attività. Richiesta rigettata con l’ordinanza cautelare che dà a Guerra la libertà di esercitare ma non nella stessa sede. Inoltre, l’ordinanza, lo obbliga al pagamento delle spese della fase cautelare in favore del Comune di Ravenna per un totale di 2 mila euro, oltre oneri aggiuntivi

Non felici del verdetto, il gruppo di ex pazienti e amici del veterinario si sono incontrati in centro per esprimere il loro dissenso con magliette e striscioni, continuando a protestare e a sostenere l’innocenza del medico.

Ad oggi Guerra è accusato di uccisione di animali, detenzione illegale di farmaci, smaltimento illecito di rifiuti speciali, falsificazione di libretti sanitari, frode in commercio e reati tributari.

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