MILANO (ITALPRESS) – Nell’attuale mondo del lavoro, in continuo cambiamento, l’innovazione ha ormai ampliato il suo significato coniugando l’elemento trasformativo con quello rafforzativo, diventando dunque, per il Gruppo Nestlè in Italia, “trasforzativa”: ovvero un’innovazione che punta a influenzare i processi aziendali, stimolando le idee e valorizzando il talento delle nuove generazioni per far evolvere radicalmente il modo in cui l’azienda opera oggi e opererà domani. Il percorso di innovazione acquista così nuovo valore, integrandosi alle strategie di sostenibilità con l’obiettivo di trasformare e rafforzare tutti i processi aziendali. In questo contesto, le competenze “green” diventano sempre più rilevanti sia per le aziende che per le nuove generazioni che si affacciano al mondo del lavoro. Queste, infatti, nella costruzione della loro carriera prediligono quelle realtà che integrano i bisogni sociali e ambientali nel loro modello di business.
Il Gruppo Nestlè in Italia, infatti, accoglie e supporta il talento e le idee delle nuove generazioni impegnate nel mondo agritech con la seconda edizione del Nestlè Startup Program, l’iniziativa promossa dall’azienda per favorire lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile, entrata ormai nel vivo. Sono state infatti selezionate le tre startup finaliste, chiamate a implementare soluzioni innovative sul tema dell’agricoltura rigenerativa e dei modelli di produzione sostenibili per la filiera del pomodoro. Il programma vede il contributo del partner scientifico Future Food Institute e la collaborazione di Steriltom, storico fornitore italiano di polpa di pomodoro per il Gruppo Nestlè. Le tre startup sono giunte alla fase di prototipazione e validazione dei loro progetti al termine di uno sprint di sei settimane dove hanno lavorato insieme ai mentor di Nestlè e ai coach di Future Food Institute per migliorare l’efficacia delle proprie proposte. Lungo questo percorso, le startup hanno ideato soluzioni per sviluppare substrati consumabili eco-friendly al fine di migliorare la fertilità e la struttura del suolo; efficientare i processi agronomici (irrigazione, trattamenti fitosanitari, monitoraggio degli insetti); rilevare la qualità e la quantità della produzione tramite sensori IoT per lo studio dei suoni e delle vibrazioni emesse dagli insetti impollinatori. Il programma si concluderà a fine giugno con un bootcamp in cui verranno presentate le soluzioni e i risultati della fase di prototipazione. “Siamo particolarmente orgogliosi dell’entusiasmo, della straordinaria voglia di mettersi in gioco e di imparare dei giovani imprenditori che hanno partecipato al Nestlè Startup Program e dei tre team finalisti. In questa edizione abbiamo scelto di mettere al centro la terra, dove sono coltivate con cura e attenzione le nostre materie prime”, ha dichiarato Giacomo Piantoni, direttore Risorse Umane Gruppo Nestlè in Italia. “Come grande attore che opera a livello internazionale nel settore agroalimentare, in Nestlè siamo convinti che l’innovazione e le competenze in ambito green siano fattori imprescindibili per condividere idee e proporre soluzioni che possano dare nuova linfa al tessuto imprenditoriale agritech”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Nestlè-
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