Fare rete per combattere il divario di genere e sostenere l’occupazione femminile. È questo l’obiettivo del nuovo Osservatorio statistico per la parità di genere della Provincia di Ravenna. Il progetto è stato condiviso dalla consigliera alle Pari Opportunità Francesca Impellizzeri e dalla consigliera di Parità Carmelina Fierro nell’ambito del tavolo Lavoro salute e conciliazione delle donne riunitosi lo scorso 8 marzo.Gli ultimi dati diffusi dall’Istat, relativi al mese di dicembre 2021, hanno registrato un aumento del tasso di occupazione femminile, che sale al 50,5%. Nel raffronto con i Paesi europei tuttavia l’Italia si posiziona all’ultimo posto e al penultimo se si esamina la sola fascia di età compresa tra i 25 e i 34 anni. In Germania e nel Regno Unito il tasso di occupazione tra le donne raggiunge invece il 70% ed in Francia il 68%.Da qui la necessità di creare una rete con i rappresentanti delle istituzioni del territorio per attuare pratiche concrete che possano fare la differenza nel combattere il divario di genere. In quest’ottica di condivisione nasce l’Osservatorio statistico per la parità di genere, uno strumento informativo che si propone di analizzare dal punto di vista quantitativo e qualitativo il tema dell’occupazione femminile, al fine di promuovere la cultura delle pari opportunità e il contrasto alle discriminazioni, ma anche di fornire una base dati per le scelte di programmazione e pianificazione dei servizi e degli interventi.L’Osservatorio potrà fornire inoltre dati in formato open utili alla presentazione di progetti sostenibili, che soddisfino tutti i criteri di selezione previsti nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e della progettazione europea. Il Pnrr attribuisce infatti al tema della parità tra uomo e donna una rilevanza e una trasversalità rispetto a tutte le sue componenti, in linea con gli obiettivi dell’Agenda Onu. Tra gli elementi innovativi contenuti nel Piano figurano la clausola di condizionalità rispetto all’occupazione femminile e giovanile per la partecipazione delle imprese ai bandi di gara sui progetti del Pnrr; il gender procurement, che negli appalti privilegia le aziende che non discriminano le donne, e la certificazione di genere.La mission dell’osservatorio prevede infine la programmazione e la realizzazione di azioni di sensibilizzazione e comunicazione, nonché di interventi educativi, tesi alla prevenzione del fenomeno della violenza di genere attraverso il contrasto degli stereotipi di genere e la promozione di una cultura del rispetto tra uomo e donna.