Inaugurazione del “Museo a cielo aperto” in via Portone: installati i primi mosaici

Sarà domenica 5 novembre alle 11 al voltone di accesso a via Portone. L'idea è combinare antichi linguaggi della città con le nuove tecnologie della realtà aumentata

Al via la prima fase del progetto di Street Art per Ravenna Capitale del Mosaico, il Museo a Cielo aperto in via Portone a cura dell’Associazione Dis-ORDINE con l’installazione dei primi 15 mosaici sulle pareti esterne degli edifici di proprietà degli abitanti che hanno aderito al progetto. L’inaugurazione sarà domenica 5 novembre alle 11 al voltone d’accesso alla via Portone, in affaccio su via Maggiore.

Si potrà ammirare l’installazione di pannelli fotografici che raccontano i personaggi di ieri e di oggi abitanti di questo particolare angolo della città di Ravenna. Uno stretto dedalo di viuzze attorno a via Portone che comprende le vie Dantona, Ghibuzza, Portoncino, Rampina e altre.

Via Portone: scansionando i qr code in mosaico si potrà leggere la storia del quartiere

In ingresso e in uscita della via sono già stati installati qr code in mosaico. Se scansionati, permettono di leggere on line la storia delle vie. Anche ogni opera sarà segnalata con un qr code che racconta la relativa didascalia e la biografia dell’artista che l’ha realizzata. Gli artisti che per ora hanno aderito concedendo gratuitamente le loro opere sono già tanti e di più generazioni, Ines Morigi Berti, Antonio Rocchi, Carlo Signorini, Pino Morgagni, Pierluigi Borghi, per gentile concessione degli eredi – Brunetta Zavatti, Fede Berti, Luciana Sirilli, Donatella Bezzi -, Mauro Bartolotti, Paolo Racagni, Giuliano Babini, Felice Nittolo, Roberto Pagnani, Elena Pagani, Daniela Caravita, Silvia Colizzi, Paola Nappini, Marco Santi, Rita Benzoni, Ylenia Roma, Rossella Baccolini, e molti altri ci hanno contattato e si stanno organizzando.

Questa prima fase del progetto, si è potuta realizzare grazie all’impegno dei residenti, dei Circoli ricreativi Aurora e La Gardela, di Marcello Landi, Presidente dell’Ass. Dis-ORDINE, Elena Pagani, Chiara Sansoni. Ci si è avvalsi del supporto tecnico dei soci volontari Gilberto Bonzi, Enrico Isola, Edoardo Missiroli e Giancarlo Gramantieri per il riordino del voltone, in attesa dei lavori di manutenzione straordinaria delle vie della ZTL e di un progetto di illuminazione adeguato.

L’inaugurazione

L’evento segue all’intitolazione del Vicolo Antonio Rocchi e prelude a nuove intitolazioni, una nuova veste per l’antico castrum romano della città di Ravenna appena ribattezzato via del Portone. Un progetto work in progress che desidera porre in luce i linguaggi culturali e artistici della città di Ravenna, attraverso le sue principali vocazioni territoriali come il mosaico, la musica e il buon cibo, sotto il segno di esperienze multigenerazionali e multiculturali, tali da rispondere alle esigenze della contemporaneità.

Antichi linguaggi della città, che combinati con le nuove tecnologie della realtà aumentata stanno già generando un circolo virtuoso in prossimità̀ di Porta Adriana. Un nuovo itinerario per rendere visibile a turisti e cittadini aspetti meno noti della monumentale Ravenna Capitale del Mosaico, luoghi caratteristici di vissuto quotidiano di artisti ravennati di più generazioni, fonti di ispirazione e curiosità̀. 

L’evento di domenica, passando per il Centro Sociale “Il Portoncino” con la mostra di scatti fotografici di Eros Antonellini, si conclude con l’inaugurazione della mostra fotografica, spaccato storico sugli abitanti del Borgo San Biagio, di Eros Antonellini ed Enzo Pezzi, alla Galleria Laboratorio Dis-ORDINE in via Massimo D’Azeglio,42. Il progetto, patrocinato dal Comune di Ravenna, si sta concretizzando grazie alla compartecipazione con il Comune di Ravenna nell’ambito della VIII Rassegna Biennale di Mosaico Contemporaneo e con il contributo di ORDINE della Casa Matha e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

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