Oggi, lunedì 25 settembre, è atteso presso il Molo Crociere di Porto Corsini l’arrivo della nave di Emergency Life Support, con a bordo 28 migranti. Si tratta del quarto arrivo di navi gestite da organizzazione umanitarie con a bordo migranti a Ravenna, da quando il Governo italiano ha definito la misura dei “porti sicuri”, che spesso si trovano a molte miglia dalla zona di soccorso.
«Confido proprio che a Ravenna non tocchi più», aveva testualmente dichiarato il Ministro Piantedosi, dopo aver dirottato sino all’alto Adriatico la prima nave umanitaria. Secondo Ravenna in Comune, appare evidente, alle parole non sono corrisposti i fatti.
Ravenna in Comune ringrazia chi a qualunque titolo, in mare e a terra, con il proprio lavoro ha reso possibile una conclusione senza danni ad un viaggio che mai si sarebbe dovuto svolgere.
«Come già altre volte ricordato, non possiamo invece estendere il nostro ringraziamento né al Governo attuale, né a quelli che l’hanno preceduto– afferma Ravenna in Comune – tutti parimenti responsabili dei morti in mare. Gli accordi con gli aguzzini libici per trattenere i migranti, i finanziamenti erogati a chi con qualunque mezzo impedisce loro di arrivare in Italia, la mancanza di modalità “normali” cioè non illegali per arrivare nel nostro Paese. Ricordiamo che domani mattina si celebreranno i funerali di chi ha dato il via alla criminalizzazione delle migrazioni, con una apposita legge, che da Giorgio Napolitano (oltre che da Livia Turco) ha preso il nome. 25 anni fa ha introdotto nel nostro ordinamento il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e ha istituzionalizzato quella mostruosità giuridica della detenzione amministrativa dei migranti».
«Secondo il progetto “Missing Migrants” – prosegue Ravenna in Comune- dal 1° gennaio 2014 sino ad oggi sono state 28.105 le persone che, tra morti e dispersi, sono venute a mancare nel Mediterraneo. Fino a che non sarà possibile per le persone muoversi liberamente, le morti resteranno una costante. Fino a che l’Europa sarà concepita come una fortezza da difendere, le morti resteranno una costante.»
«In tutto ciò – conclude- chi migra non è un criminale ma una vittima, una persona generalmente ingannata, derubata e violata. Ravenna in Comune è solidale con tutte le vittime, attualmente trattenute contro la loro volontà nei Paesi europei e non, che vorrebbero raggiungere la destinazione del loro viaggio. Siamo felici che siano giunti dove volevano coloro che volevano arrivarci. Ravenna in Comune dà il benvenuto alle 28 persone che oggi faranno tappa a Ravenna. أهلا وسهلا (ndr. benvenuti)».
L'intervento fa parte di un progetto più ampio che prevede la realizzazione di un sottovia carrabile
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Il ritrovo è per le 10 alla sede di CittAttiva, ingresso giardini Speyer, mentre alle 10.30 è prevista la partenza