Mercato Coperto, Ancisi: «L’autorizzazione non prevedeva balli». Confcommercio: «Non creiamo danni di immagine»

Il 12 dicembre scorso, lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del Comune di Ravenna aveva disposto la sospensione dei balli al Mercato Coperto, che in alcune serate si trasformava in ‘discoteca’. L’ultimo dell’anno, dunque, è stata “Una notte di spettacoli, luci, pailette e lustrini”, ma senza balli. La questione dei balli al mercato coperto ha diviso opinione pubblica, politici e istituzioni.

Da un lato, Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna, sta approfondendo la questione per individuare le eventuali responsabilità Comune di Ravenna. «Mi sembra incomprensibile – afferma – che, quale proprietario del Mercato coperto, responsabile dunque in vigilando della sua gestione, non si sia lungamente accorto di quanto è improvvisamente diventato oggetto di sue sanzioni e denunce nei confronti del gestore».

Dall’altro, Antonio Ravaglioli, coordinatore provinciale di Confcommercio, ritiene che nell’ultimo periodo ci sia stata un’«eccessiva attenzione» sul Mercato Coperto, realtà che «rappresenta un valore aggiunto per tutto il Centro Storico», e teme per possibili «danni di immagine».

Il soppalco del Mercato Coperto: non erano previsti i balli

«Dopo la mia interrogazione del 12 dicembre e la conseguente sospensione dei balli – esordisce Ancisi -, lo SUAP del Comune di Ravenna aveva convocato per la prima volta, il 21 dicembre un sopralluogo della Commissione Tecnica Comunale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo».

L’“autorizzazione permanente allo svolgimento di manifestazioni temporanee di pubblico spettacolo presso l’area soppalco del Mercato Coperto di Ravenna con capienza fino a 200 persone” era stata rilasciata dal SUAP nel novembre 2020, un anno dopo l’inaugurazione dell’immobile ristrutturato.

Nel verbale di seduta della Commissione ispettiva, è scritto, però, che a causa della modesta estensione del locale, cioè circa 190 metri quadrati, non sono consentite né l'”attività danzante” né l’allestimento di “scenari”. Sono previsti unicamente intrattenimento con musica dal vivo, riunioni e convegni, senza le due attività di cui sopra.

«Pertanto questa attività era stata di fatto, sorprendentemente, quasi non lo sapesse nessuno, esclusa dalla suddetta autorizzazione del 2020. Viene perfino da chiedersi cosa abbia voluto dire, il 12 dicembre 2023, ordinare un’ immediata sospensione […] dell’intrattenimento danzante e dell’installazione degli scenari”, non richiesti nel progetto presentato da Coop Adriatica».

Le prescrizioni impartite dalla Commissione ispettiva prevedono di “definire le varie configurazioni standard con le relative capienze ed il sistema di controllo degli accessi per non superare la capienza dell’area di pubblico spettacolo e di quella del primo piano […]”.

«Alle prime quattro prescrizioni – spiega Ancisi -, la gestione dell’immobile ha già provveduto, legittimando così, nei limiti di cui sopra, la serata di Capodanno. Provvedendo alle altre quattro entro il 10 gennaio 2024, rientrerà nella piena disponibilità della struttura, fermo restando che la Commissione ha approvato solo le tre che giustificano una “capacità massima complessiva di 336 persone” ».

«La gestione – continua Ancisi – potrà sicuramente presentare ex novo, per la prima volta, la richiesta di aggiungere alle attività di pubblico spettacolo ammesse l’intrattenimento danzante, con installazione dei relativi scenari. Benché disponibile a ricredermi se lo dicono i Vigili del Fuoco, ritengo però difficile che ciò avvenga aumentando la capienza del primo piano».

Confcommercio è preoccupata per possibili danni di immagine

«Nelle ultime settimane – commenta Antonio Ravaglioli, coordinatore provinciale di Confcommercio -, abbiamo assistito ad un ‘eccessiva attenzione’ nei confronti della struttura che è stata posta al centro di un dibattito, per alcuni versi improprio, dimenticando la sua principale funzione di polo aggregante nel contesto cittadino. Attività che ha portato ulteriore vitalità in una parte della città vocata all’enogastronomia e all’intrattenimento nel cosiddetto ‘quadrilatero del gusto’».

«Fermo restando che le leggi e le normative vanno rispettate e come Confcommercio, da sempre, riteniamo che vada tutelata la sicurezza delle persone e dei luoghi seguendo le regole, siamo al fianco del Mercato Coperto e dell’Amministratrice Beatrice Bassi per quanto è stato fatto in questi anni in termini di contributo fattivo per la valorizzazione del centro storico e per l’apporto che ha dato a livello anche turistico».

Confcommercio invita tutti «ad una maggiore cautela per non creare danni di immagine al Mercato Coperto che rimane un plus, un valore aggiunto dell’offerta enogastronomica locale e regionale».

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