I misteri del Mazapégul nella Pineta di Classe: un viaggio nel folklore romagnolo

L'Associazione Anime Senza Voce ha realizzato un percorso nel Parco Primo Maggio con figure del folklore romagnolo, fatte con materiali di recupero della pineta

Prende vita il folklore romagnolo con i misteri del Mazapégul nella Pineta di Classe. L’Associazione Anime Senza Voce –  composta da artisti internazionali – ha elaborato per l’ex percorso della salute al Parco 1° maggio di Fosso Ghiaia (RA) un progetto di Land Art, dove verranno realizzate opere con il materiale di recupero e scarto della pineta. I materiali daranno luce a personaggi immaginari della natura prendendo spunto da tradizioni celtiche antiche, seguendo un percorso naturalistico alla ricerca di Mazapégul e dei suoi tesori. Queste installazioni verranno realizzate da due artiste internazionale dell’Associazione, Brigitte Ostwald (Austria) e Luisa Riceci (Ravenna).

Il progetto, che ha il contributo del Comune di Ravenna, nasce dalla sensibilizzazione dell’opinione pubblica giovanile verso la natura, coinvolgendo tutta la cittadinanza ed è rivolto in particolare ai giovani. Si basa principalmente su un programma di animazione/educazione per coinvolgerli nella cura ambientale e nell’accoglienza turistica in un nuovo ciclo-percorso naturalistico in combinazione con un percorso sensoriale/visivo.

Folklore Romagnolo: la figura del Mazapégul

Sussistono tuttora in Romagna tracce di mitologia, un insieme, cioè, di superstizioni e credenze che traggono origine dal paganesimo o dalle religioni delle popolazioni celtiche che prima dei Romani tennero queste terre. Di tanto in tanto affiora qualcuna di tali lontane credenze, poiché, come è noto, la cultura popolare è assai lenta ad abbandonare le sue tradizioni, i suoi riti. Un elemento ancora superstite di tale mitologia è senz’altro il Mazapègul.

Mazapégul è un simpatico e dispettoso folletto che, secondo le leggende romagnole, passava le notti ad infastidire le giovani fanciulle, gli animali oppure mettere in disordine gli ambienti domestici facendo sparire le cose. Si possono incontrare lungo il percorso del sentiero amici del bosco e personaggi della foresta che ci salutano fino ad arrivare alla fine del percorso dove troveremo lui, il nostro simpatico Mazapégul.

All’ingresso del sentiero, attraverso un cerchio di rami che dovrebbe rappresentare come uno spioncino, in quanto Mazapégul spiava le persone all’interno delle loro case, incontreremo le Valchirie le guardie della pineta, “BRUNHILDE” e “LUDMILLA” .

Si potrebbero trovare cenni di presenza del nostro Mazapégul che essendo un folletto esclusivamente notturno, durante il giorno non è possibile vedere. Soprattutto questo progetto vuole sottolineare l’importanza della natura nei confronti dell’uomo e sensibilizzare l’integrazione e l’importanza vitale che essa ha su di noi

Per l’inaugurazione, l’Associazone Anime Senza Voce ha intenzione di invitare alcune scuole di Ravenna a partecipare all’evento dove verrà raccontata la storia di Mazapégul (tradizione del nostro territorio) e il senso del progetto. Di seguito all’inaugurazione le scolaresche verranno accompagnate dalle Guardie Ecologiche di Ravenna GEV per un’uscita didattica nella pineta Parco 1 maggio.

Il progetto è ancora in fase di realizzazione e verrà terminato entro il 20 dicembre 2023 e a gennaio 2024 ci sarà l’inaugurazione in data ancora da stabilire e che sarà comunicata a breve.

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