Maurizio Nati, neo sindaco di Casola Valsenio: «La nostra forza? la comunità»  

Nati, unico candidato alle amministrative 2024, ha raccolto ampio consenso fra i cittadini a votarlo in 1251 su 1400 votanti.

Casola Valsenio ha scelto il suo nuovo sindaco: è Maurizio Nati, candidato di centrosinistra con la lista “Centro-sinistra Uniti per Casola”, anche se il solo. Nati, già vicesindaco con la precedente amministrazione, ha raggiunto comunque un cospicuo numero di voti: sono stati in 1251 a sceglierlo su 1400 votanti.

Nati si è laureato in ingegneria meccanica e, come dichiara lui stesso, politico non lo si sente, ma ama la sua Casola e si è sempre impegnato in prima persona fra Pro Loco e consiglio Comunale per valorizzarla. Oggi, in veste di nuovo primo cittadino ci parla degli obiettivi del suo mandato.

Quali sono le sue priorità in qualità di neo sindaco di Casola Valsenio?

Sicuramente affrontare il problema del dissesto idrogeologico che lo scorso anno ha colpito duramente il nostro territorio. Casola è stata completamente devastata: sono più di mille le frane, 304 sono sulle strade comunali. Bisogna risistemare i condotti elettrici perché le palificazioni sono state danneggiate. Enel sta facendo davvero un ottimo lavoro ed entro settembre, mi ha assicurato, che anche la bassa tensione sarà risistemata completamente. Abbiamo un po’ più difficoltà con Telecom, molti pali sono ancora a terra e il segnale telefonico al momento non copre alcune aree del territorio. Fondamentale anche la riparazione delle infrastrutture acquedottistiche: tanti giovani si sono legati alla campagna e vorrei al più presto restituirgli gli strumenti per ripartire al meglio.

Quali sono invece i suoi obiettivi più a lungo termine?

Affrontare la mancanza di lavoro, che sta portando Casola a un rapido spopolamento. Le nascite sono poche e la gente, in particolar modo i giovani, si si sposta altrove. Il mio obiettivo è invertire questa tendenza, creare nuove possibilità lavorative per invogliare le nuove generazioni a restare e chissà, magari addirittura trasferirsi nel nostro paese.

In che modo?

In primo luogo risolvendo il problema della cava di Montetondo, favorendo l’opera occupazionale della Saint Gobain di oltre 120 persone che possono coincidere con 120 famiglie. Perdere questa possibilità per
noi sarebbe, veramente problematico. Non sarà una cosa che durerà in eterno, di questo ne
siamo consapevoli. Fra molti anni dovremo affrontare nuovamente questo problema. Inoltre, adesso la vena del gesso è stata riconosciuta anche come patrimonio Unesco. Io e la mia squadra siamo convinti che la soluzione migliore per il paese sia trovare il giusto compromesso tra ambiente e lavoro.

Questo nuovo riconoscimento potrebbe contribuire con l’aumento di possibilità lavorative?

Certamente! Casola è bellissima, la natura i suoi sentieri: un luogo di riposo e di forte contatto con il paesaggio un posto perfetto per chi cerca una vacanza rilassante. Vogliamo valorizzare questi aspetti, non solo per incentivare il turismo ma anche per far capire a tutti che Casola Valsenio è un bel posto in cui vivere.

Un aspetto che ritiene importante di Casola e dei suoi abitanti?

Sicuramente il fortissimo senso di comunità. L’alluvione è stato un chiaro esempio di come la forza del paese sia proprio l’unione fra le persone e il grande amore per il nostro territorio. E a rafforzare tutto ciò c’è l’incredibile partecipazione alle elezioni.

Soddisfatto del risultato?

Enormemente onorato, essendo l’unico candidato non mi aspettavo un affluenza così massiccia e un così grande consenso: Su 1400 votanti 1251 ha deciso di darmi il voto, l’88,47%, è un risultato che va oltre ogni mia aspettativa. Un numero davvero esiguo di schede bianche e nulle, circa 160. Sono molto fiero di rappresentare la mia squadra e veramente grato a tutti i miei cittadini. Ascolteremo tutti e cercheremo di portare aventi questo progetto insieme. Deve essere proprio lo spirito d’unione ad accompagnarci per i prossimi 5 anni.

Cosa vorrebbe migliorare o incrementare nel suo paese?

I servizi, soprattutto dal punto di vista sanitario. La popolazione del nostro comune ha un gran numero di persone anziane e fra i nostri obiettivi c’è sicuramente avvicinare i servizi alle persone. Ovviamente il nostro comune non ha un bilancio molto sostanzioso vista la grandezza, ma faremo del nostro meglio per agevolare e rimediare alle situazioni di disagio.

Cosa vorrebbe dire ai cittadini?

Ai cittadini ho già detto quello che penso durante la campagna elettorale, con franchezza, e sono felice che abbiano accolto il mio pensiero: “Ci dobbiamo mettere in gioco tutti. Il sindaco con solo due assessori non potrà fare miracoli. Se la popolazione scende in campo con noi possiamo farcela, possiamo risollevare Casola.

Cosa l’ha spinta ad entrare in politica?
Sono un semplice cittadino innamorato di Casola Valsenio. Ho fatto 15 anni in consiglio, di cui 10 da vicesindaco e poi avevo fatto un mandato di 5 anni, dal ’90 al ’95. Ho collaborato per quasi 50 anni con la Pro Loco, facendo il Presidente in diversi mandati. Non sapevo se continuare in politica, prima il COVID e poi l’alluvione mi hanno molto provato, ma molti cittadini me lo hanno chiesto: è scattato qualcosa, e ho deciso di provarci. Loro lo sanno, io sono un tecnico, non un politico, punto ai risultati, e farò tutto quello che posso per ottenerli.

Un commento sui risultati delle europee?
Quando ero giovane era normale vedere affluenze altissime ai seggi, andare a votare era una festa, un rito, non importava da quale parte si votasse, ma era fondamentale farlo, c’è chi ha combattuto per darcene la possibilità. La politica è cambiata oggi e la gente si è allontanata. Bisogna recuperare questa gente, convincerla a tornare al voto. La gente deve capire quanto è importante dare un voto alle Europee, costruire rapporti internazionali, dobbiamo essere un grande popolo.

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