Maurizio Marendon sul terminal Setramar: “Inaccettabile che la Portualità Ravennate non abbia agito”

le opinioni di Maurizio Marendon

La filosofia del ravennate non ha eguali, guardano tutti al proprio orticello, senza guardare al più ampio quadro generale. Che uno dei terminal più vecchi di Ravenna fosse sul mercato da tempo lo si sapeva, quello che risulta inaccettabile è che la Portualità Ravennate non abbia agito affinché la Famiglia Poggiali cedesse la propria attività a Ravenna, senza dover andare in America per poterlo fare.

 

Successe anche quando Sapir SpA mise sul mercato la gestione del TCR,  rilevata poi dal Gruppo Contship, invece di cercare un pool di spedizionieri (al tempo se ne contavano oltre sessanta sul territorio), che potessero gestire il parco containers del porto di Ravenna, ove arrivavano le stesse Compagnie di oggi, seppure qualcuna sia scomparsa e altre siano arrivate prendendo fette di mercato importanti; lasciare però che importanti compagnie di containers vadano in terminal gestiti da Società Americane è un grosso smacco, per Ravenna e il suo porto, soprattutto  per il nuovo terminal containers, che SAPIR, ADSP e Comune stanno già costruendo in Area Trattaroli.

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