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Mannarini e Ghetti in “Tra cielo e terra: musica di infinito e di istanti” per Rossini Open

“Tra cielo e terra: musica di infinito e di istanti” è il bellissimo titolo del prossimo concerto del festival “Rossini Open” in programma mercoledì 29 novembre alle 20.30 nel settecentesco Oratorio di Sant’Onofrio” (in Largo Calderoni, 3) con la partecipazione del duo formato dalla pianista Annalisa Mannarini e dal flautista Massimo Ghetti, musiche di Johann Sebastian Bach, Alfredo Casella e Mario Pilati, inframezzate da improvvisazioni degli interpreti con l’ausilio dell’elettronica.

Gli artisti

I due musicisti, entrambi docenti di strumento alla Scuola Media “Innocenzo da Imola”, provenienti da importanti esperienze concertistiche e didattiche nella musica da camera, sinfonica e contemporanea, da alcuni anni si dedicano con passione allo sviluppo di progetti inediti partendo da brani originali per flauto e pianoforte con lo sguardo rivolto verso la sperimentazione e l’improvvisazione contemporanea.

È il caso di questo nuovo concerto “Tra cielo e terra: musica di infinito e di istanti” nel quale i due musicisti – spiegano in una nota – “alla musica che trascende il tempo si unisce il senso terreno dell’istante, ma non per questo effimero”. “La sospensione del tempo – aggiungono – è solo un pretesto per godere della luce di questa bellezza mutevole, sfuggente”.

Eccoli Annalisa Mannarini e Massimo Ghetti aprire il loro concerto con la Sonata per flauto in minore BWV 1034 di Johann Sebastian Bach, da molti studiosi attribuita al figlio Wilhelm Friedemann, fluente e ricca di melodia nella sua caratteristica di sonata da chiesa (l’Andante è di accecante bellezza). Dopo il primo “port view” (vista del porto), alias un’improvvisazione ponte al brano successivo con uso del sintetizzatore e dell’elettronica, dichiarata citazione dei port view fra una traccia e l’altra dello storico album del 2004 “To the Stars” della Chick Corea Electric Band, eccoli approdare al porto della piacevole Barcarola e Scherzo di Alfredo Casella, un brano del 1903. Un altro “port view” ed ecco la complessa bellezza della Sonata per flauto e pianoforte del compositore napoletano Mario Pilati (1903-1938): un’opera del 1926 a suo tempo interpretata da giganti del flauto come Marcel Moyse, e solo recentemente riportata alla ribalta dal grande flautista francese Emmanuel Pahud che ne ha realizzato nel 2000 una insuperabile incisione discografica.

Info

Info e prenotazioni: tel. 0545.299542 / biglietteria@teatrorossini.it

vendite on line sul sito: vivaticket.com e presso i punti vendita vivaticket.

Sera di spettacolo: biglietteria dalle ore 19.30 presso la sede del concerto.

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