Luneri di Smémbar 2024: una dedica all’alluvione e alla Romagna che si rialza

Nella vignetta centrale una piazza del popolo gremita di gente per un aperitivo a base di sangiovese in cui campeggiano cartelli «burdel de paciugh»

Ritorna per il 2024 l’amato e insostituibile Luneri di Smémbar, il calendario della romagna sulla romagna, stampato dal 1845 a Faenza. Fra le infallibili previsioni climatiche e la zirudela vergata per il quarto anno di fila da Alfonso «’d Casanigh» Nadiani, una dedica all’alluvione e al coraggio dei romagnoli, impegnati nella pulizia della città faentina. Nella vignetta centrale una piazza del popolo gremita di gente per un aperitivo a base di sangiovese in cui campeggiano cartelli «burdel de paciugh». Il calendario romagnolo è acquistabile in edicola.

Rigorosamente in dialetto romagnolo il racconto dell’alluvione che «l’ha purtê na distruziõ / ch’la s’ arcörda l’invasiõ», con un ringraziamento a quella «brava gente, solidale / che l’è vnuda da luntân / e la s’è mèsa a des na mân; / u j è stê scvesi na gara / a infiles int la paciara / e con dla förza e dl’aligreja / j ha intunè Rumâgna mèja».

Fra gli altri elementi presenti il Lunẽri di Smémbar che conferma la sua tradizionale impostazione, con l’incisione dell’astrologo Mathieu De La Drôme, i consigli per la semina di Daniele Berdondini, i proverbi di Mario Gurioli, i disegni di Emiliano Mariani, i dati astronomici di Claudio Lelli e sull’alluvione in Romagna con 23 fiumi esondati, i 4 miliardi di metri cubi d’acqua e oltre piovuti dal cielo, le 105 scuole temporaneamente chiuse, le 44 ore consecutive di temporale e gli oltre 600 millimetri di pioggia registrati a Modigliana.

Nel Lunario 2023, una vignetta disegnava una piazza allagata, non certo a presagire quanto sarebbe purtroppo accaduto. Nelle vignette 2024 sembra non esserci nulla di catastrofico, almeno si spera.

Dalla stessa categoria