Lido Adriano: coppia denunciata per ricettazione. 50mila euro in contanti e 20 telefoni cellulari

Continuano senza sosta i controlli straordinari dei Carabinieri per prevenire e reprimere reati. Ieri mattina, i militari della Stazione di Lido Adriano, in collaborazione con i colleghi della Compagnia di Ravenna, a seguito di una segnalazione, hanno proceduto alla perquisizione dell’abitazione dove risiede una giovane coppia, finalizzata alla ricerca di armi, che ha invece portato al ritrovamento di oltre 50mila euro in contanti. Denunciati per ricettazione.

I fatti

Giunti sul luogo, i militari percepivano il nervosismo e la preoccupazione della donna presente in casa alla quale, poco dopo si univa quella del marito sopraggiunto subito dopo, insospettendosi ulteriormente e trovando un’ulteriore conferma all’esigenza di procedere al controllo dell’abitazione.

In casa i carabinieri, pur non trovando armi, rinvenivano soldi per oltre 50mila euro in contanti, una ventina di telefoni cellulari di marche e tipologie diverse, numerose schede sim-card di gestori vari e alcune scatole, vuote, di orologi di pregio. Non avendo ricevuto spiegazioni per plausibili per il denaro e materiale rinvenuto, gli operanti procedevano a sottoporlo a sequestro, in attesa di ulteriori accertamenti. I due giovani, entrambi incensurati, sono stati denunciati in stato di libertà con l’accusa di ricettazione.

Gli investigatori, adesso, stanno cercando di capire se i cellulari e le scatole di orologi, in particolare, sono il provento di furti in abitazione e se la ingente somma di denaro è il ricavato della vendita della eventuale refurtiva.

L’attività svolta, rientra nell’ambito dei servizi straordinari di prevenzione e di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Ravenna su tutto il territorio provinciale, finalizzati a scongiurare i furti in abitazione e i delitti contro il patrimonio e la persona.

Si precisa che il deferimento in stato di libertà è un provvedimento adottato d’iniziativa da parte del reparto procedente e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagini in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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