«Gli indicatori congiunturali del contesto romagnolo che, ad inizio d’anno, tentano di disegnare per l’intero 2023 l’andamento di economia, imprese, occupazione e investimenti, ci consegnano una previsione favorevole di crescita dei principali indici, con un particolare incremento nella seconda metà dell’anno – afferma per il PRI di Ravenna
Giannantonio Mingozzi – Dalle previsioni del Centro Studi di Confindustria e di quello di Unioncamere si evince poi che per Ravenna ed il territorio provinciale i dati che riguardano l’incremento di fatturato ed ordini delle imprese sono a due cifre, mentre crescono tra il 5 ed il 10% quelli di miglioramento dell’occupazione e dell’esportazione. I dati ravennati –
continua l’esponente del PRI – sono dovuti alla
capacità del nostro porto che ha avviato considerevoli investimenti per il nuovo Hub e delle imprese che vi operano molto attive sul fronte della logistica e dell’energia, senza dimenticare l’effetto positivo che produce per tutta l’economia il prossimo insediamento del rigassificatore e l’attenzione all’eolico, al CO2, alle rinnovabili ed a tutto il fronte dei pozzi adriatici che speriamo crescano come numero e produzione. Due valori rendono ancora più interessante il 2023: una marcata attenzione al risparmio energetico che imprese e famiglie ravennati producono per contrastare bollette pesanti e costi ancora alti, e ciò è positivo perchè la società civile, quella produttiva e creditizia, le stesse istituzioni e le associazioni d’impresa e sindacali sanno che un contesto rappresentativo unito e convergente può aiutare a superare un periodo così difficile, ed a Ravenna i dati lo confermano e ci confortano. Il secondo – conclude Mingozzi – è il notare che l’incremento delle attività di formazione professionale, media ed universitaria rivolta alla qualità di ogni inserimento lavorativo è in costante crescita e ci fa piacere che l’interscambio tra formazione e lavoro che l’Edera sostiene da sempre a Ravenna sia in fase evolutiva».