La pazienza di noi cittadini è arrivata al limite, tanto che il persistente disagio è stato segnalato all’ufficio della Polizia Locale e ad Arpae. I tecnici di Arpae interpellati hanno raccolto direttamente dai cittadini informazioni che ci auguriamo conducano velocemente alla risoluzione del problema.
«È impossibile sedersi in giardino, tenere aperte le finestre e con questo caldo la vita è davvero impossibile – spiega il signor Silvano, uno dei tanti segnalatori –. L’unico modo per sopravvivere è barricarsi in casa con il condizionatore, stando attenti a non lasciare porte o finestre socchiuse: nel giro di poco tempo si rischia di avere stanze invase dagli insetti».
La colpa secondo alcuni, potrebbe essere del liquame sversato sui campi e lasciato essiccare: un habitat ideale in cui le mosche possono insediarsi. Se questo fosse, ricordiamo che la normativa prevede il reinterro entro 24 ore dallo spandimento.
Saranno le autorità interpellate a fare i dovuti accertamenti e a prendere le opportune contromisure a tutela della salute pubblica. Per il momento i cittadini continueranno a difendersi come possono ricorrendo a insetticida e zanzariere”.
Cinzia Pasi
Presidente del Comitato cittadino di Roncalceci
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