Lettera dei cittadini romagnoli: «siamo preoccupati per il destino del territorio»

La Romagna non ha il bancomat e, come ha sottolineato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha bisogno questa volta della solidarietà concreta di tutto il Paese per risollevarsi

Siamo un gruppo di cittadine e cittadini, colpiti dall’alluvione, fortemente preoccupati del destino del nostro territorio. Stanchi di attendere risposte concrete dal Governo, non rimaniamo con le mani in mano ma lanciamo questa petizione all’attenzione della Presidenza dei Ministri e del Governo tutto. In ballo c’è il futuro della Nostra Terra. Chiediamo a tutte le cittadine e cittadini di questo Paese di unirsi a noi firmando e facendo firmare questa petizione. 

Il duro colpo per la Romagna

Tutta la Romagna ha subito con le alluvioni del mese di maggio un colpo durissimo. Cittadini e imprese hanno avuto danni ingenti, migliaia di famiglie sono state costrette a evacuare dalle loro case e a trovare sistemazioni precarie presso familiari, hotel o centri di accoglienza. In collina si sono verificate numerose frane che hanno interrotto i collegamenti essenziali e hanno messo in pericolo le abitazioni. Sono stati pesantemente danneggiati argini di fiumi e di canali e anche il sistema delle idrovore dei Consorzi di Bonifica necessitano di interventi urgenti di riparazione. Nel settore agricolo e degli allevamenti i danni sono enormi.

La Romagna si è immediatamente rimboccata le maniche per reagire e per riprendere, per quanto possibile, la vita di tutti i giorni svuotando le abitazioni dai mobili e dagli elettrodomestici ormai inservibili ma anche avendo a che fare con la perdita degli oggetti e dei ricordi di una vita, cercando sistemazioni provvisorie, rimuovendo con enorme fatica il fango, ripulendo i locali e i macchinari delle aziende alluvionate, supportati dagli Enti Locali, dalla Protezione Civile, dall´Esercito, dalle associazioni e con il prezioso aiuto di centinaia di volontari. 

Ma la Romagna non ha il bancomat e, come ha sottolineato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha bisogno questa volta della solidarietà concreta di tutto il Paese per risollevarsi, per ricostruire in termini corretti, per mettere in sicurezza il proprio territorio adeguando tutte le strutture ai cambiamenti climatici in atto.

Le richieste dei romagnoli al Governo

Per questo si chiede al Governo Nazionale:
Di adeguare sostanzialmente le risorse stanziate con il primo decreto alle reali esigenze per rimborsare al 100% i danni privati e pubblici subiti e per una corretta ed efficace ricostruzione e messa in sicurezza del territorio;

Di nominare con la massima urgenza un Commissario Straordinario per accelerare tutte le procedure e per definire, insieme alla Regione, alle Province e ai Comuni, le priorità e i criteri per un’equa distribuzione delle risorse via via disponibili.

Alle regione e agli enti locali

Inoltre chiediamo alla Regione e agli Enti Locali di proseguire nell’opera di assistenza alle famiglie più colpite, di completare la quantificazione dei danni subiti, il coordinamento degli interventi urgenti di ripristino, di corretta e rapida progettazione degli interventi di ricostruzione e messa in sicurezza, il rafforzamento, unitamente al Governo e alla UE, dell’impegno per contrastare i cambiamenti climatici in atto.

Abbiamo perso troppo tempo: le cittadine e i cittadini e le imprese della Romagna non hanno bisogno di parole e di chiacchiere ma di risposte concrete e immediate da parte del Governo. Non è accettabile che si lucri sul dolore e le difficoltà. 

Si può aderire alla petizione dal link

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