«È tempo di avviare il percorso per istituire la Provincia unica romagnola»: questa la proposta che Legacoop Romagna ha recapitato all’indirizzo dei candidati alle prossime elezioni regionali, all’interno di un documento che affronta a 360 gradi le sfide che attendono il territorio. Il contributo è stato deliberato nei giorni scorsi dagli organismi associativi.
Secondo Legacoop chi succederà a Stefano Bonaccini si troverà alla guida di una fra le aree più forti e sviluppate d’Europa, al centro però di enormi cambiamenti: il lascito di crisi epocali — dall’alluvione alla pandemia — e la nascita di nuove emergenze, come l’impoverimento di vaste fasce della popolazione, il cambiamento climatico, il crollo demografico, la mancanza di migliaia di lavoratori in settori chiave.
Di fronte a questo scenario Legacoop Romagna ritiene che la nascita di un unico soggetto istituzionale romagnolo consenta di mettere mano in maniera strategica e condivisa a temi fondamentali come rete aeroportuale, fiere, porto di Ravenna e Zona logistica semplificata, viabilità stradale e ferroviaria, sistema delle acque, università e piano strategico.
Il documento di Legacoop Romagna tocca tutti i settori più importanti in cui operano le sue imprese associate: Agroalimentare, Produzione, Servizi, Sociale, Grande distribuzione organizzata.
Il punto di osservazione cooperativo sul tessuto economico e sociale di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, infatti, è sostenuto da un radicamento forte: in queste province Legacoop associa 366 cooperative che sviluppano un fatturato di oltre 7 miliardi e 300 milioni e occupano 25.500 lavoratori. I soci sono 328.000: il 30% dei romagnoli, in breve, è socio di una cooperativa aderente.
Alcuni dei capitoli indirizzati ai candidati riguardano la promozione di sostenibilità e autoproduzione energetica, la collaborazione tra Università e Imprese, la ricerca di nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato, il rilancio del Welfare e della sanità pubblica, Incentivi per le imprese e innovazione, l’avvio di politiche di sostegno alla transizione energetica e tecnologica e la pianificazione urbanistica per l’organizzazione del commercio.
Leggi anche: Elezioni regionali, De Pascale: «Dedico questa candidatura alla mia Romagna e alla sua gente»
«Siamo consapevoli che gli obiettivi che abbiamo indicato non siano tutti raggiungibili in tempi brevi — conclude il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi —, ma crediamo nelle grandi potenzialità della Romagna. Sono quattro le parole chiave fondamentali su cui riteniamo possa svilupparsi il futuro del nostro territorio: attrattività, formazione, sistema e transizione. È essenziale recuperare e migliorare la capacità del territorio di richiamare nuove imprese, e per farlo sono necessari investimenti strutturali, facilitazioni burocratiche e progetti innovativi.
«Ma anche la capacità di continuare a fare sistema, ovvero a collaborare per mantenere crescita economica e coesione sociale. Occorre migliorare la formazione per dare più valore al lavoro, mentre rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato ci può consentire di sostenere la transizione energetica e tecnologica per un futuro sostenibile. Solo così potremo garantire un nuovo sviluppo e una crescita regionale duratura».
Leggi anche: Elena Ugolini, candidata di centrodestra che sfiderà De Pascale alle elezioni regionali
Lo ha deliberato la giunta nella seduta di oggi, venerdì 22 novembre, poiché il solo rinvio dei termini di pagamento…
A Ravenna un weekend femminista per manifestare contro la violenza sulle donne, ma per grandi e piccini ci sarà la…
L'intervento fa parte di un progetto più ampio che prevede la realizzazione di un sottovia carrabile
Oggi, venerdì 22 novembre, alle 21 nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro di Lugo
Sabato 23 novembre. Il tema scelto per la diciottesima edizione è stato “La Porta: un passaggio, una soglia…”.
Nell’ambito prestigioso del Festival, domenica 24 novembre 2024, presso lo Studio Zeba, via del Pino 82 (Ponte Nuovo) dalle 15…