Un percorso nel tempo, nell’arco di un secolo fino ad oggi, scandito da emergenze che hanno causato conseguenze drammatiche, ma che hanno sollecitato la straordinaria risposta di solidarietà della popolazione italiana, in particolare nei confronti dei bambini, ignari e non responsabili. Questo il contenuto del saggio “Ravenna. Arrivi e partenze – La solidarietà a misura di bambino” di Laura Montanari (Sbc edizioni) che sarà presentato lunedì 12 febbraio, alle 16,30 nella Sala Spadolini di Casa Oriani, in via Corrado Ricci 26 a Ravenna.
Interverranno, oltre all’autrice, Federica Moschini, assessora a Immigrazione, politica e culture di genere, associazionismo e volontariato, e Guido Ceroni, presidente dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Ravenna. L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Ravenna.
Un lavoro che soprattutto approfondisce, nell’ambito della città di Ravenna e della sua provincia, il tema dell’accoglienza dei flussi di bambini sfuggiti da situazioni emergenziali, per assicurare loro la sopravvivenza, per aiutarli a recuperare il benessere psicofisico. Con documentazione e testimonianze si raccontano gli arrivi e le partenze dei bambini di Vienna nel primo e dei bambini del sud Italia nel secondo, scampati da morte e malattie per inedia, dei bambini del Polesine alluvionato, della Bielorussia contaminata dall’incidente nucleare di Chernobyl, dell’Ucraina sconvolta da una guerra ancora in corso, infine dei minori stranieri emigrati per un sogno di futuro, recentemente sbarcati dalle navi Ong.
Le molteplici ed efficienti forme di solidarietà attivate nelle diverse emergenze, da istituzioni, associazioni e popolazione civile, confermano Ravenna come “città accogliente”, in linea con la tradizionale ospitalità della Romagna.
«Il bel lavoro della professoressa Laura Montanari si propone di esplorare il fenomeno della migrazione minorile in Italia, con particolare riferimento agli arrivi nella città di Ravenna, portando alla luce i tanti volti di un viaggio che, dal 1919 ad oggi, ha plasmato le esperienze e le prospettive di svariate generazioni – scrive nella prefazione Federica Moschini, assessora all’Immigrazione del Comune di Ravenna –. È la storia di bambini e adolescenti che, mossi da necessità economiche, politiche o sociali, hanno attraversato i confini geografici e culturali in cerca di opportunità e un futuro migliore. Una narrazione che intende superare i confini temporali per cogliere le peculiarità di ogni periodo storico, mentre si interroga sulle costanti sfide e opportunità che il fenomeno migratorio ha posto a una società in costante evoluzione».
Nata a Ravenna, dove vive, ha insegnato con passione materie letterarie. Attiva nel volontariato sociale e culturale, coltiva il piacere di scrivere per espressione personale; alcuni racconti e poesie hanno avuto riconoscimento pubblico. Come presidente del Comitato AcqueTerre ha progettato e realizzato iniziative di promozione del turismo naturalistico e culturale nei lidi nord di Ravenna. Ha pubblicato nel 2009 “Un garibaldino da museo. Napoleone Raggi nella Romagna politica tra ‘800 e ‘900”. È coautrice con Osiride Guerrini dei libri “Un villaggio tra città e campagna. Storia del Quartiere Nullo Baldini” (2019), “Dietro le quinte di Palazzo Rasponi” (2021) e “Garibaldi passò di qui” (2022).
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