Lattuca e de Pascale sui ristori e la scelta di un commissario

Lattuca e de Pascale: « dobbiamo garantire i ristori al cento per cento. Serve un commissario subito»

«Il Presidente del Consiglio ha accolto la nostra richiesta di insediare un tavolo permanente per la ricostruzione, con il pieno coinvolgimento di tutte le istituzioni, Governo, Regioni, Province e Comuni.  Ora però occorre entrare nel concreto delle azioni da mettere in campo: dobbiamo assicurare il pieno risarcimento a tutti i cittadini e alle imprese colpite e ricostruire il territorio con interventi di somma urgenza e investimenti per assicurare maggior sicurezza idraulica. Per questo serve subito il commissario per la ricostruzione con poteri e risorse straordinari che permetta di realizzare tempestivamente gli investimenti, o rischiamo di non dare risposte ai cittadini e alle imprese».

Lo dichiarano il presidente di UPI, della Provincia e sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, e il presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca, intervenendo al tavolo per l’emergenza alluvione convocato oggi dal sottosegretario Mantovano nella Sala Verde di Palazzo Chigi, presieduto dalla presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni.

Obiettivo 100% per i ristori

I due sindaci hanno illustrato alla presidente Meloni e ai ministri presenti, un documento siglato da tutti i presidenti di Provincia e dal sindaco metropolitano dell’Emilia Romagna Lepore.

«La presidente Meloni – hanno detto de Pascale e Lattuca al termine dell’incontro –  ha risposto al nostro appello e ha utilizzato l’espressione “obiettivo cento per cento” per quel che concerne gli indennizzi, chiedendo giustamente una puntuale ricognizione dei danni. Noi, anche se ancora in assenza dell’ammontare delle risorse a disposizione e della tempistica, facciamo pieno affidamento politico sul fatto di poter raggiungere insieme questo risultato».

Manca il commissario

Non abbiamo invece avuto risposte rispetto al tema della governance della struttura commissariale. Abbiamo ribadito la proposta di utilizzare il modello Emilia 2012, con un sistema che faccia perno sulle Regioni e poi a cascata su Province e Comuni. Ormai tutte le proposte sono sul tavolo e il Governo ha il diritto, ma soprattutto il dovere, di decidere chi individuare, ma è prioritario che, qualunque sia la scelta, questa sia compiuta il prima possibile. Per quel che ci riguarda noi garantiamo in ogni caso la nostra piena disponibilità a collaborare.

È impensabile procedere alla enorme mole di opere idrauliche necessarie e alla riparazione delle strade e delle frane senza poteri, risorse e strutture speciali. La prossima settimana il tavolo tornerà a riunirsi: ci auguriamo che in questo incontro avremo risposte certe in tal senso”.

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