L’asta di Vodafone per il primo SMS come NFT

ROMA (ITALPRESS/TraMe&Tech) – Vodafone ha messo all’asta il 21 dicembre il primo SMS spedito al mondo. Venne trasmesso attraverso la sua rete il 3 dicembre 1992 e fu ricevuto dal dipendente Vodafone Richard Jarvis a una festa di Natale. Un messaggio di 15 lettere: “Merry Christmas”. L’SMS è stato messo all’asta come token non fungibile (“NFT”) in una vendita unica organizzata dalla casa d’aste Aguttes in Francia.
L’acquirente anonimo che si è aggiudicato l’asta ha pagato 107.000 euro, anche se era possibile pagare anche con la criptovaluta Ether. Grazie all’offerta è stata acquisita la proprietà esclusiva di una replica dettagliata e unica del protocollo di comunicazione originale che ha trasmesso il primo SMS al mondo. E il ricavato della vendita è andato all’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati.
La trasmissione del breve messaggio di testo, quasi tre decenni fa, è stato un momento decisivo nella storia della tecnologia delle comunicazioni mobili. Nel 1999, sette anni dopo l’invio del primo SMS tramite rete Vodafone, è stato finalmente possibile inviare messaggi di testo su più reti accelerandone l’utilizzo e la popolarità. Oggi miliardi di persone in tutto il mondo inviano gli auguri di Natale e non solo, sotto forma di testi, video, messaggi audio ed emoji.
Proprio come gli SMS negli anni ’90 e nei primi anni 2000, la tecnologia blockchain ha visto un’evoluzione sempre crescente. I “token non fungibili” generati e archiviati su blockchain, come spiegato in questo articolo fungono da certificati di proprietà unici e a prova di contraffazione che dimostrano digitalmente la proprietà su una risorsa specifica. I casi d’uso vanno dalla proprietà di opere d’arte digitali e oggetti da collezione a oggetti virtuali per giochi online e domini web.
“Non fungibile” sta per “non scambiabile”. Il che significa che gli NFT possono essere utilizzati, ad esempio, per dimostrare la proprietà di un bene e dei relativi diritti acquisiti in modo inalterabile e univoco. Il proprietario di un NFT lo tiene nel proprio portafoglio blockchain, che è un vero e proprio portafoglio digitale. Il “Primo SMS” è stato venduto come un articolo unico.
(ITALPRESS).

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