L'”Associazione Diritti degli Anziani” inaugura un nuovo mezzo attrezzato per il trasporto dei disabili

Questa mattina, sabato 3 dicembre, alla presenza dell’assessore del Comune di Ravenna con deleghe al decentramento, lavoro, immigrazione, politiche e cultura di genere, associazionismo e volontariato Federica Moschini e dei componenti della segretaria UIL di Ravenna Paolo Palmarini, Licata Maria Teresa , Martignani Mauro e del presidente dell’associazione Ettore Laghi, l’A.D.A. Associazione Diritti degli Anziani ha inaugurato un nuovo mezzo attrezzato per il trasporto dei disabili. Dopo un anno dall’acquisto finalmente il Fiat Doblò maxi attrezzato con un sollevatore per permettere il trasporto di persone in carrozzina è arrivato. Si va ad aggiungere ad altri due mezzi dell’Associazione, un altro Doblò attrezzato con il sollevatore e un Fiat Qubo.

 

Con il cinque per mille devoluto all’A.D.A., abbiamo, nel corso del 2014, iniziato un progetto teso ad ampliare il nostro agire rivolto agli anziani ed alle loro problematiche, finalizzando il nostro intervento per aiutare una delle categorie più deboli e fragili della nostra società. Abbiamo acquistato un mezzo attrezzato per il trasporto dei disabili in carrozzina e non teso a risolvere i problemi di trasporto per le persone in difficoltà.

 

A fronte delle sempre maggiori richieste, al primo, 4 anni fa si è aggiunto un altro mezzo un Fiat Qubo e oggi è arrivato il terzo mezzo. La necessità dell’acquisto del nuovo mezzo è derivata dall’aumento delle richieste di trasporto, che tante volte non riuscivamo a soddisfarle tutte. La popolazione anziana al 31/12/21 con più di 80 anni residente nel comune di Ravenna e di 14.049 (Maschi 5.489 femmine 8.560) con un indice di vecchiaia in percentuale, che è passato negli ultimi 10 anni da 179,7 a 219,4. Tanti di loro sono senza o non hanno una rete familiare attiva. Da gennaio a novembre 2022 abbiamo effettuato 515 trasporti di disabili in carrozzina e 580 trasporti con il Fiat Qubo per un totale di 1.095 trasporti e 30.136 km. Percorsi.ADA RAVENNA – Associazione per i Diritti degli Anziani è un’organizzazione di volontariato (ODV) presente su tutto il territorio nazionale che si pone come obiettivo la difesa dei diritti e la tutela degli anziani. Con i suoi 51 volontari gestisce un servizio di volontariato con scopi umanitari e di solidarietà sociale per recuperare l’attività dell’anziano, promuovendo il reinserimento sociale al fine di superare la solitudine che opprime le persone più fragili.

 

L’attività di volontariato si svolge tramite alcune convenzioni con gli Enti Pubblici Territoriali, tese a rendere la nostra città più vivibile:

  • Comune di Ravenna (Servizi Sociali, Servizi Territoriali, Museo d’Arte Città di Ravenna, Palazzo Rasponi)
  • Soprintendenza Archeologia, Beni Artistici e Paesaggio (Polo Museale)
  • Farmacie Comunali e Private (Pronto Farmaco)
  • Hera (raccolta farmaci non scaduti)
  • MAR e Palazzo Rasponi (in questo contesto collabora per i servizi di vigilanza e accoglienza dei musei, mostre e beni culturali)
  • Inoltre organizza corsi di computer per la terza età
  • In collaborazione con Auser e Anteas gestisce il pronto farmaco e gli orti per pensionati.
  • da tempi non sospetti, è in prima linea per il contrasto al gioco d’azzardo.
  • Promuove il turismo sociale
Inoltre, è attivo il Centro di Ascolto – C.d.A. attivo dalle ore 9 alle 12,30 dal lunedì al venerdì con numero verde. Percependo l’insicurezza che la fascia di anziani over 65 presenta per le situazioni di solitudine e di isolamento e per la necessità di essere compresi ed ascoltati, ha ritenuto necessario attivare da metà 2014, un Centro di Ascolto (C.d.A.)

 

Il Centro di Ascolto si impegna all’ascolto del disagio, fornendo un supporto informativo ed operativo teso ad accogliere le varie richieste dell’utenza. Intende corrispondere alla peculiare situazione presente sul territorio dove si svolge il servizio ed elaborare l’azione sulla base dei bisogni e delle risorse disponibili, a questo riguardo svolge le sue funzioni attraverso:

1) l’accoglienza;

2) l’ascolto;

3) l’orientamento verso le soluzioni sul territorio;

4) i rapporti con la P.A.

Gli operatori (volontari) ascoltano le richieste dell’utenza e s’impegnano nella ricerca delle soluzioni più adeguate, affiancati da collaboratori esterni (volontari) che mettono a disposizione le loro competenze (legali, mediche, fiscali, ecc) per adottare specifici progetti d’intervento.

 

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