L’artista argentina Vilma Villaverde dona un busto di Muky a Faenza. In mostra ad “Argillà”

A Faenza è stato donato il busto di Muky dall'artista Vilma Villaverde che sarà messo in mostra durante l'edizione di Argillà

L’artista argentina Vilma Villaverde, in mostra durante Argillà al Ridotto del Masini con “Mujeres”, ha incentrato la sua lunga carriera sulla figura femminile. In occasione di Argillà 2022 ha donato alla città un ritratto scultoreo dell’artista Muky. Il busto sarà collocato in cerimonia ufficiale il 9 ottobre a Palazzo Muky, lasciato in eredità al MIC.

 

Durante la sua carriera artistica ha ricevuto numerosi premi nazionali, tra cui l’Acquisition Grand Prize al National Ceramic Show nel 1993 e l’Aquisition Grand Prize alla National Visual Arts Hall for Sculpture nel 2003. Autrice dei libri “Leo Tavella – Laburista artistico”, edito nel 2011, e “Arte ceramica in Argentina – Un panorama del XX secolo”, edito nel 2014. Ha partecipato a Mostre Internazionali e attualmente è membro del Council of the International Accademia della Ceramica come Rappresentante dell’America Latina.

La mostra “Mujeres” al Ridotto del Masini, che inaugura il  2 settembre alle 11, è l’omaggio che Argillà rende all’importante carriera artistica di Vilma Villaverde. In oltre 50 anni di intenso percorso artistico, caratterizzato da importanti e significativi riscontri internazionali, l’Artista ha scelto la figurazione quale tematica prediletta e, nello specifico, la figura femminile quale soggetto iconico. Donne che ci sorprendono con il loro sguardo e i loro atteggiamenti a volte anche irriverenti, ironiche, che ci scrutano beffarde, con quella vena “surrealista” che richiama la poetica del grande Maestro argentino Leo Tavella, suo mentore e punto di riferimento per tante generazioni di artisti del sud America. Le installazioni di Vilma utilizzano spesso ceramica industriale, sanitari, applicati in un continuum con la scultura, creando quei cortocircuiti visivi, racconti e situazioni, che hanno caratterizzato il suo lavoro soprattutto dagli anni ’80.

Vilma non è solo artista, è una grande divulgatrice: a lei si devono importanti volumi dedicati alla storia della ceramica argentina, la prima monografia di Leo Tavella e altri testi di riferimento fondamentali per la scultura ceramica contemporanea.

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