L’architetto Valter Piazza presenta il suo libro sul Mausoleo di Teodorico di Ravenna

il 17 febbraio

Venerdì 17 febbraio, alle 18 alla sala D’Attorre di via Ponte Marino n.2, per il XLIX ciclo degli Incontri Letterari del Centro Relazioni Culturali del Comune di Ravenna si terrà la presentazione del libro “Il mausoleo di Teodorico. Non solo sassi. Un singolare percorso dentro al cuore degli Ostrogoti” edito da Maggioli. Sarà presente il curatore, l’architetto Valter Piazza e la coautrice Cetty Muscolino.

 

Quando si ammira attentamente il Mausoleo di Teodorico, opera unica al mondo, costruita 1500 anni fa, ci si rende conto del singolare collegamento con una straordinaria umanità scivolata inesorabilmente nel silenzio dei secoli trascorsi. Lo spazio forte ed elegante di quell’architettura è all’origine di molte riflessioni riportate nel testo.

 

Questo interessante ed originale volume nasce dalla consapevolezza che ogni intervento di restauro o di manutenzione su un monumento, può offrire una straordinaria occasione e un formidabile strumento di conoscenza; il testo, infatti, prende spunto da una serie di analisi e ricerche correlate alla progettazione e successiva conduzione di lavori di restauro al Mausoleo di Teodorico, con annessi scavi archeologici nell’area, ma si allarga sino a presentarsi come una ricerca dagli orizzonti molto ampi che aiuta a far chiarezza su un’epoca di transizione per tanti aspetti ancora oscura e, per altri, in modo forse inquietante, troppo simile alla nostra.Al fine di caratterizzare la singolarità architettonica della tomba del re amalo Teodorico è stato necessario chiarire i limiti delle conoscenze all’epoca della costruzione in merito alla geometria, alla matematica, alla fisica e all’astronomia. Con molta chiarezza è stata approfondita l’importanza del numero e della geometria in relazione anche alla consapevolezza cosmogonica alla quale non sfuggiva, concettualmente, anche l’opera. Il testo affronta il tema dei caratteri stilistici e costruttivi della tomba del re Ostrogoto e appassionanti e inedite sono: la narrazione delle verifiche astronomiche, la scoperta delle scritte, gli interventi sulle fondazioni. Traendo spunto dall’architettura ci si è inoltrati nella grande migrazione del formidabile e fantastico popolo dei Goti, in particolare degli Ostrogoti più affini all’influenza della cultura Unna. Uomini scaltri nell’uso delle armi e fieri guerrieri ma anche creatori di fantastici oggetti di oreficeria. Forza e raffinatezza; passione e freddezza. Le loro gesta e la loro cultura si intrecciarono inevitabilmente con gli Sciti, i Sarmati, gli Unni, i Traci e il potente Impero Romano, ancora forte ad oriente e al tramonto in occidente. In un primo tempo tollerati come cristiani ariani e poi, soprattutto dopo la morte di Teodorico, eliminati in quanto eretici dal potere Imperiale. Dopo la scomparsa dei Goti dall’Italia le leggendarie gesta e avventure di Teodorico il Grande, del suo popolo, dei suoi cavalieri, degli scontri e delle passioni fu narrato, da generazione in generazione, in tutta Europa in particolare fra i popoli germanici e ancora più lontano fino alla penisola Scandinava e all’Islanda. Dal IX secolo di loro si cominciò a scrivere. A molti sono noti Dietrich von Bern, la saga dei Nibelungen, Rabenschlacht, Thidrekssaga, Ildebrando (Hildebrandslied), Didrikskronike. Il sottotitolo “Non solo sassi” intende dare risposta a tutti coloro che ritengono la singolare architettura, nel panorama mondiale, di non particolare interesse in quanto non conserva mosaici o superfici parietali dipinte e non si rendono conto della eccezionalità universale dell’opera.

 

Valter Piazza

Architetto che ha progettato e diretto interventi di opere  contemporanee oltre che di restauro. Nel 1993 è stato nominato architetto del MIBACT. Fra l’altro ha svolto l’incarico del direttore del Mausoleo di Teodorico e direttore della casa natale del poeta Giovanni Pascoli. Ha progettato e diretto delicati e importanti interventi di restauro e consolidamento. Ha partecipato come relatore a più convegni nazionali e internazionali

 

Cetty (Maria Concetta Vittoria) Muscolino

Laureata in Filosofia a Bologna, si specializza in Storia dell’Arte a Firenze dove, lavorando per cinque anni alla sezione didattica della Galleria degli Uffizi, scopre di avere il talento di sapere trasmettere ai giovani la curiosità, lo stupore e la meravigliosa energia dell’opera d’arte. Come funzionario storico dell’arte per il ministero dei Beni Culturali, prima a Matera e poi presso la Soprintendenza ai Monumenti di Ravenna, Ferrara, Forlì, Rimini e Cesena, dirige cantieri di restauro nel territorio di competenza.

È stata direttrice del Museo Nazionale di Ravenna, della scuola per il Restauro del Mosaico e Responsabile dei servizi educativi, nel cui ambito ha progettato e realizzato corsi ed eventi per la formazione degli insegnanti e per gli studenti della scuola dell’obbligo e delle materne. Dei numerosi interventi di restauro si segnalano quelli degli affreschi di Sant’Agostino a Rimini, della Rocca Malatestiana di Montefiore Conca, dell’Aula Capitolare dell’Abbazia di Pomposa, della Sala di Tobiolo e degli affreschi staccati a Casa Romei, Ferrara, dei rilievi marmorei del Tempio Malatestiano di Rimini, dei mosaici parietali dei monumenti Unesco di Ravenna.

Pubblicazioni scientifiche, conferenze e presentazioni a convegni in Italia e all’estero documentano gli esiti e i risultati conseguiti.

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