30 Ott 2022 09:44 - Più Notizie
La via portone di Ravenna diventa un museo a cielo aperto per i mosaicisti
una via dedicata al mosaico con diverse opere d'arte
di Redazione
Già nel 2015, nella nuova targa in mosaico del noto Circolo La Gardela al civico 35, scrivemmo STRADA DEI MOSAICISTI, preludio all’idea di oggi di realizzare un Museo a cielo aperto segnalando con opere d’arte i punti in cui hanno abitato molti artisti e mosaicisti, da Antonio Rocchi e i fratelli Melano fino ai contemporanei. E ancora nel 2004, il Circolo Dipendenti della Banca Popolare di Ravenna si attiva per installare, in via Maggiore all’incrocio con via Portone dove la Mille Miglia collocava il controllo orario del passaggio, una scultura in memoria di Gianfranco Liverani realizzata da Roberto Spadoni.
A sette anni dalla sua costituzione, l’Associazione Dis-ORDINE, con alle spalle decine di progetti e la straordinaria esperienza del Giardino del Labirinto di fronte al carcere in via Port’Aurea, si lancia in una nuova grande sfida nel segno del mosaico instaurando nuove collaborazioni con l’Amministrazione Comunale, le Scuole d’Arte di Ravenna, gli abitanti, gli operatori commerciali e i gestori dei locali delle vie Portone e Ghibuzza per un progetto che ponga in luce i linguaggi culturali e artistici della città di Ravenna attraverso le sue principali vocazioni territoriali come il mosaico, la musica e il buon cibo. Il Museo del Mosaico di via Portone sarà supportato dalle tecnologia contemporanea con MONITOR, QR CODE in mosaico collegati a video che raccontano la storia della strada e le biografie degli artisti, unendo così l’antico linguaggio del mosaico alle nuove tecnologie. Un nuovo itinerario per rendere visibile a turisti e cittadini aspetti meno noti della monumentale Ravenna Capitale del Mosaico, luoghi caratteristici di vissuto quotidiano di artisti ravennati di più generazioni, fonti di ispirazione e curiosità. Una stretta viuzza nel cuore dell’antico castrum romano, ritratta da Telemaco Signorini nel 1875 durante una sua visita in città in un dipinto considerato tra le prime opere dell’arte di quegli artisti poi definiti macchiaioli.
Hanno già aderito a questo progetto il Circolo la Gardela di via Portone, con i suoi 220 soci, il Circolo Aurora di via Ghibuzza Sede Slow Food Ravenna, moltissimi abitanti, l’Ordine della Casa Matha di Ravenna per intercessione del Primo Massaro dott. Maurizio Piancastelli con un sostanzioso contributo, artisti come il Maestro scultore Mauro Bartolotti che ebbe a lungo lo studio in via Ghibuzza, i mosaicisti Giuliano Babini, Paolo Racagni e Giovanna Galli, l’Accademia di Belle Arti e il Liceo Artistico di Ravenna per la ricerca, installazione, arredo urbano, rilievi con i Laboratori di Architettura con i/le mitici/che Roda Boys e il Laboratorio di Mosaico della prof.ssa Pagani, in collaborazione con l’Ufficio Strade del Comune di Ravenna.
L’iniziativa del Dis-ORDINE si inserisce nel più ampio progetto Dis-ORDINE A PORTA ADRIANA, che, con l’apertura della nuova Galleria/Laboratorio dell’Associazione in via d’Azeglio, 42, ambisce
a costituire un punto di riferimento e coinvolgimento per le giovani generazioni di studenti che valorosamente hanno deciso di intraprendere carriere artistiche. Via Portone e il Borgo San Biagio adiacenti a Piazza Baracca, luogo di arrivo di tutte le gite scolastiche, sono una opportunità per far conoscere agli studenti il mosaico contemporaneo, guidati da ragazze e ragazzi delle Scuole d’Arte di Ravenna.
Al termine della presentazione Tessera Onoraria del Dis-ORDINE a Cristina Vasi del Circolo La Gardela per il coinvolgimento e la cortese ospitalità.