“L’accesso all’acqua potabile pubblica è un diritto inalienabile che però nel Comune di Ravenna non viene garantito a tutti i cittadini”. Lo afferma Veronica Verlicchi, capogruppo La Pigna, Città-Forese-Lidi, che torna a parlare del problema dell’acqua delle case sparse. “Sul nostro territorio comunale ci sono situazioni in cui abitazioni private non sono allacciate alla rete idrica comunale e, non potendo godere di questo servizio fondamentale, gli abitanti sono costretti a provvedere in altri modi al rifornimento di acqua”.
Basta recarsi nelle località del forese per la consigliera comunale dove “le richieste da parte dei diretti interessati al Comune, continuano a scontrarsi con l’indifferenza del sindaco Michele de Pascale, della sua giunta e dei dirigenti comunali”.
Dal 2021 a oggi il gruppo consiliare de La Pigna ha più volte sottoposto la questione al Consiglio Comunale, trovando puntualmente il voto contrario di PD, PRI, 5 Stelle e Lista de Pascale Sindaco.
“La nostra azione – specifica Verlicchi – mira in particolare a far sì che il Comune di Ravenna contribuisca insieme alla sua società controllata Ravenna Holding Spa, alla copertura del 50% dei costi complessivi per l’estensione della rete idrica alle abitazioni del nostro territorio non ancora raggiunte. Il restante 50% verrà coperto dall’agenzia regionale Atersir, che attraverso la modifica ad uno specifico regolamento, ha attestato tale volontà.
La Pigna cita l’esempio di Cesena. “Va detto che Cesena, altro comune amministrato da tempo immemore dal PD, il problema è stato risolto unendo risorse regionali e comunali in egual misura. Esattamente ciò che chiediamo noi. Non si capisce allora perché de Pascale insista nel negare l’accesso all’acqua pubblica ai Ravennati oggi sprovvisti”.
“Va ricordato inoltre, che Ravenna Holding Spa, di cui il nostro Comune è socio al 70%, è proprietaria di tutta la rete idrica comunale e che in virtù di accordi sottoscritti dalla stessa con Hera Spa ed Atersir, riceve annualmente ben 3,5 milioni di euro proprio per provvedere all’ampliamento ed alla manutenzione di tale impianto.
Per spingere la Giunta de Pascale a intervenire in via definitiva, il gruppo consiliare La Pigna, Città-Forese-Lidi nei giorni scorsi ha depositato 2 nuove mozioni che verranno discusse e votate a breve dal consiglio comunale di Ravenna.
“La prima proposta – spiega Verlicchi – chiede l’impegno del sindaco e della Giunta Comunale a estendere la rete idrica, quella del gas, e quella fognaria, alle case che hanno già pagato, ormai 40 anni fa, gli oneri di urbanizzazione al Comune di Ravenna, il quale ha quindi incassato tali oneri, senza mai ottemperare ai propri obblighi di realizzazione dei suddetti impianti a servizio di tali abitazioni. Vi è giurisprudenza che attesta l’obbligo in capo al Comune di realizzare, anche a distanza di anni dal pagamento degli oneri di urbanizzazione, le reti dell’acqua, del gas e delle fognature. Nel Comune di Ravenna ci sono diversi casi che rientrano perfettamente in questa situazione”.
“La seconda proposta prevede che il Comune di Ravenna e/o la società controllata Ravenna Holding spa, coprano il 50% dei costi dell’estensione della conduttura dell’acqua fino alle case sparse.
Nel febbraio 2024 il Consiglio Comunale aveva approvato un ordine del giorno nel quale, su proposta del gruppo consiliare La Pigna, Città-Forese-Lidi , si impegnava il Sindaco di Ravenna de Pascale, a coprire il 50% del costi dell’estensione della rete idrica alle case sparse con soldi comunali, nel caso in cui Atersir non avesse aumentato il proprio contributo oltre al 50% già promesso. Atersir ha confermato ufficialmente che non verserà più di questa quota. Pertanto, come prevede la nostra seconda proposta, il sindaco e la Giunta Comunale devono attivarsi affinché il Comune di Ravenna provveda congiuntamente o disgiuntamente a Ravenna Holding a coprire il 50% dei costi di estensione della rete idrica alle case sparse”.
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