La Pigna: «Acqua per le case sparse: i soldi ci sono. Il Comune li usi invece di prendere in giro i ravennati»

La capogruppo Veronica Verlicchi annuncia che la proposta sarà formalizzata e votata durante il consiglio comunale del prossimo 11 giugno.

«I soldi per coprire i costi di allacciamento delle case sparse, alla rete idrica pubblica ci sono. Il sindaco de Pascale la faccia finita di prendere in giro i ravennati e li metta a disposizione per risolvere un problema decennale. L’acqua è un diritto umano inalienabile». Secondo La Pigna, nel bilancio del Comune di Ravenna c’è infatti un tesoretto di 9 milioni di euro di parte libera dell’avanzo di amministrazione, che sarà disponibile da fine luglio-inizio agosto: potrà, quindi, essere utilizzato per coprire i costi di allacciamento alla rete idrica delle case sparse, abbattendo così i costi elevatissimi a carico dei privati e  che ne impediscono la realizzazione.

«Il fondo disponibile – afferma Veronica Verlicchi, capogruppo La Pigna Città-Forese-Lidi – è più che sufficiente per coprire il costo degli allacciamenti su tutto il territorio del Comune di Ravenna, senza togliere risorse ad altri servizi comunali strategici. Ed è questa la proposta che abbiamo formalizzato e che verrà discussa e votata in consiglio comunale il prossimo 11 giugno. Proposta che nei giorni scorsi è passata anche all’esame del Consiglio Territoriale di San Pietro in Vincoli, dove è stata bocciata senza alcuna valutazione, proprio dai consiglieri del Partito Democratico. Gli stessi personaggi che da anni assicurano i loro concittadini di voler risolvere il problema e che poi, nelle stanze decisionali, bocciano qualsiasi proposta risolutiva».

La pressione sul sindaco. «Ma l’11 giugno ci sarà un’altra bocciatura»

Il prossimo appuntamento sarà quindi quello dell’11 giugno, quando la discussione approderà in Consiglio comunale «ma l’esito è già scritto: ci sarà un’altra bocciatura, sempre a firma del PD e dei suoi alleati di maggioranza, mettendo così una pietra tombale sulla possibilità di risolvere una volta per tutte un problema intollerabile: la mancanza di acqua potabile pubblica nelle case del nostro Comune».

«Mi piace riprendere le parole dello stesso sindaco di Ravenna – prosegue Verlicchi -, il quale cimentandosi nell’ennesima polemica contro il Governo centrale, ha usato queste parole: “è una vergogna, non si possono prendere in giro le famiglie, assistiamo all’ennesimo penoso teatrino sulla pelle delle persone”. Frase che calza a pennello per descrivere l’atteggiamento di de Pascale nei confronti dei ravennati residenti nelle case sparse».

L’azione costante della lista civica La Pigna, del gruppo consiliare La Pigna, Città-Forese-Lidi, dei consiglieri territoriali delle Ville Unite appartenenti alla La Pigna e delle famiglie, mirano a costringere il sindaco a utilizzare le risorse comunali disponibili, a copertura del 50% dei costi di estensione della rete idrica comunale non pagati da Atersir, abbattendo così l’esosa spesa a carico delle famiglie, che oggi impedisce di risolvere un problema vergognoso che perdura da troppi anni.

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