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La pescatrice Serena Negri lancia una raccolta firme contro il granchio Blu: «Aiutateci»

Il Granchio Blu continua a essere un flaggello ifficile da eliminare per i pescatori dell’Adriatico. Propio per questo motivo, Serena Negri, ha realizzato una petizione su Change.org che in poco tempo ha già raccolto oltre 26mila firme: «Sono una pescatrice e, come me, oltre 1500 pescatori nel Delta del Po si trovano senza reddito a causa della proliferazione del granchio blu. -Spiega Serena negri – Questa specie invasiva ha devastato la nostra fonte di sostentamento e minaccia l’ecosistema locale. Non possiamo ignorare l’impatto che questo sta avendo sulla nostra comunità e sull’ambiente circostante».

«Siamo giunti a questa petizione perché siamo stufi del silenzio del Governo, siamo stufi delle promesse della Regione Veneto che non ha il coraggio di imporsi a Roma minacciando di far saltare tutto. […] Ora siamo al paradosso di andare a chiedere aiuto all’Europa, dicendo che c’è emergenza; quando a Roma però si rifiutano di decretare l’emergenza! – spiega la promotrice dell’appello – la situazione è questa: lo Stato non dichiara l’emergenza o la calamità; non abbiamo ammortizzatori sociali essendo partite iva; ma ci troviamo in crisi non per colpa nostra, ma per la proliferazione di una specie alloctona, in territori demaniali non di nostra proprietà; non possiamo trovarci altro lavoro altrimenti perdiamo il permesso di pesca, gli istituti di credito senza emanazione dello Stato di crisi non ci sospendono i mutui, e dobbiamo comunque mandare avanti le nostre famiglie».

L’autrice riepiloga gli eventi che hanno portato alla situazione attuale: «è da Giugno che abbiamo lanciato l’emergenza, che abbiamo fatto presente che non bastava pescare il granchio per rallentarne l’espansione. In commercio infatti vengono acquistati solo gli esemplari maschi che devono essere grandi. Nel frattempo che il granchio raggiunge le dimensioni appetibili dal mercato, il granchio blu ha divorato tutto, soprattutto le vongole che ci danno da vivere, e le femmine al ritmo di milioni di uova alla volta, continuano la diffusione.. […] Ora la scienza, non noi, ha confermato che il 99% di vongole, ossia quello di cui viviamo da decenni, è stato distrutto dal granchio. Stiamo spendendo soldi per pescarlo, per macerarlo, per riseminare in ambiente protetto sperando che la semina non venga mangiata, e nel frattempo non abbiamo reddito e dobbiamo mandare i nostri figli a scuola. Ora anche il resto della nostra economia sta rallentando perché se le famiglie non spendono, tutto si ferma – conclude – Aiutaci a portare la nostra voce ai tavoli del Governo Meloni»., .

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