La mostra collettiva “Stanze d’Artista” sarà aperta al pubblico giovedì a Marina di Ravenna

Alla Galleria FaroArte di Marina di Ravenna sarà possibile visitare la mostra collettiva "Stanze d'Artista" dall'8 dicembre

Sarà inaugurata giovedì 8 dicembre alle 11 presso la Galleria FaroArte la mostra collettiva  Stanze d’artista ,  a cura di Patrizia Poggi e Franco Bertaccini,  con opere di cinque artisti storicizzati: Tommaso Cascella, Bruno Ceccobelli, Enzo Esposito, Graziano Pompili e Germano Sartelli. Un universo creativo poliedrico, più o meno innovativo, strutturato mediante la fusione di elementi eterogenei e con procedure tradizionali e sperimentali in un clima di continuità e rinnovamento.

 

La pittura e la scultura  di Tommaso Cascella sono forme di espressioni naturali, frutto di un’eredità plurigenerazionale. È  l’artista stesso a raccontarci la sua opera: «Io non rappresento nulla,accolgo sulla tela la vita e le mie mani raccontano cose che non so, verità che rimangono oscure ed indicibili se non con balbettii, segni, colori, graffi, simboli, amore».

Bruno Ceccobelli, dopo una ricerca di tipo concettuale, giunge ad un’astrazione pittorica che, attraverso il recupero del ready – made e una manipolazione dei mezzi tradizionali dell’arte, approda ad un vero simbolismo spirituale. La sua eclettica formazione giovanile è completata dallo studio delle filosofie orientali Zen e Taoismo.

 

Enzo Esposito, dopo una fase di arte concettuale e di rigore formale degli anni ’70, passa alla pittura attraverso una sua ricerca si orienta verso un espressionismo astratto fatto di accese luminosità campiture ampie e dilaganti.  Le opere dell’ultimo periodo si sviluppano   tra equilibri precari e armonie dettate da un apparente caos, nella vitalità dinamica di un teatro senza fine che abbraccia tutte le possibilità. Graziano Pompili  manipola i materiali  come a volerne reinventare ritmi, trasmutazione dei colori e persistenza delle forme. In mostra una selezione del suo segno grafico: acqueforti, acquetinte, carborundum, le tecniche predilette dall’artista che le utilizza per la propria ricerca affiancandole da sempre all’attività di scultore.

 

Germano Sartelli utilizza per le sue opere materiali più disparati: frammenti di reti, lamiere corrose, grovigli di filo di ferro, carte gettate e con essi eleva un lirico canto alla rinascita di concretezza e autenticità, che affondano idealmente nella più povera cultura contadina. Sia nei relitti della vita sia nei rifiuti materiali, Sartelli tenta di sollecitare scintille di vita, di poesia e di bellezza: lo scopo di una vita.L’iniziativa è promossa da Capit Ravenna in collaborazione con Pro Loco Marina di Ravenna, con il patrocinio di Regione Emilia Romagna, Comune di Ravenna  Assessorato alla Cultura,  e l’adesione della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna.

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