Dopo la sospensione del giudizio per i Capanni Balneari Italia Nostra sezione di Ravenna scende in piazza al motto “L’Ortazzo va in… Riserva!” con un presidio in piazza del Popolo a Ravenna il 26 marzo, dalle 16.30 alle 19, in occasione del Consiglio Comunale.
Nessuna notizia sulla sorte dell’Ortazzo, la cui vendita ad un nuovo privato, facente capo al gruppo ferrarese Mazzoni, doveva perfezionarsi il 15 marzo scorso. Una vendita al doppio della cifra del primo passaggio di mano tra privati – anziché la prelazione pubblica – di un anno fa.
«Una specie di prodigio finanziario – dichiarano da Italia Nostra Ravenna – davvero notevole per un’area che viene definita improduttiva e inutilizzabile. Una delegazione di cittadini è giunta fino al Ministero dell’Ambiente a Roma per chiedere la massima tutela per l’Ortazzo, accompagnati da Giorgio Lazzari, il naturalista allora presidente del WWF che insieme a Giancarlo Plazzi ed Eros Stinchi, grazie all’intervento del pretore Vincenzo Andreucci, riuscì nel 1975 a sventare una colossale cementificazione di quei luoghi.
Un’impresa allora pressoché impossibile, di cui gli Enti locali evidentemente hanno cancellato la memoria, trincerati nel silenzio che ha avvolto la mancata acquisizione dell’intera zona al patrimonio pubblico invece promessa sulla carta e che avrebbe cancellato per sempre qualsiasi interesse economico di qualunque genere».
Come allora la battaglia vittoriosa si concretizzò con la dichiarazione di due Riserve Naturali che posero al sicuro un patrimonio rilevantissimo dalle mire edilizie (la “Pineta di Ravenna” nel 1977 e la “Duna costiera ravennate e foce del torrente Bevano” nel 1979), così ora l’auspicio dei cittadini, supportati dall’autorevole parere ISPRA, è che lo stesso percorso si attui ora, preso atto, tra l’altro, che sia la Riserva “Duna” che la Riserva “Pineta” sono sotto pesante attacco per erosione costiera, innalzamento dei mari, subsidenza, ingressione salina.
«Il Ministero ha promesso l’apertura di un tavolo – continuano – non sappiamo né come né quando – mentre invece dagli Enti locali, che potrebbero invece farsi parte diligente, non ha avuto seguito nemmeno la richiesta di riclassificare la zona di Parco C in B, nonostante fosse stato sottoscritto all’unanimità un atto in tal senso in Consiglio comunale. Atto che, da una verifica, non è nemmeno giunto sulla scrivania del Parco del Delta del Po».
In programma anche una giornata dedicata interamente all’Ortazzo-Ortazzino a Lido di Classe domenica 21 aprile.
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