In Italia si ricicla solo il 40% delle bottiglie di plastica

ROMA (ITALPRESS) – Anche Marevivo era presente questa mattina al primo convegno nazionale svoltosi a Roma, dedicato ai sistemi di deposito cauzionale sugli imballaggi monouso per bevande dal titolo “Il Sistema di Deposito Cauzionale: Allineare l’Italia alle esperienze europee per massimizzare la circolarità delle risorse”. L’evento ha visto protagonisti relatori italiani e internazionali che hanno analizzato performance ed esperienze provenienti dai paesi in cui il sistema è già in vigore, ed esposto il quadro europeo di raccomandazioni e obiettivi vincolanti di raccolta e di presenza di contenuto riciclato per le bottiglie in plastica che rende i sistemi cauzionali misure ineludibili. I dati forniscono infatti abbondanti indicazioni sia sulla diffusione indiscriminata della plastica monouso che sui risultati conseguibili e sugli elementi essenziali che caratterizzano un Deposit return systems (DRS) di successo in grado di soddisfare gli obiettivi europei di raccolta selettiva e riciclo e di adottare un sistema di deposito cauzionale efficiente anche in Italia. Il nostro infatti è uno tra i primi paesi al mondo per consumo di acqua in bottiglia: in Italia vengono consumati ogni anno 11 miliardi di bottiglie di plastica ma se ne ricicla meno del 40%.
L’obiettivo dell’evento – organizzato dall’Associazione Comuni Virtuosi nell’ambito della campagna nazionale “A Buon Rendere – molto più di un vuoto” promossa e sostenuta da Marevivo e dalle principali ONG ambientaliste italiane – è stato proprio quello di raccogliere tutte le indicazioni necessarie per mettere a punto il sistema più adatto alla realtà italiana, in grado di intercettare al più presto quei 7 miliardi di contenitori di bevande in plastica vetro e lattine che ogni anno sfuggono al riciclo, come emerge dallo studio “What we waste” della Piattaforma Reloop.
“Marevivo ha scelto di essere partner ufficiale della campagna di sensibilizzazione ‘A Buon Rendere – molto più di un vuotò perchè insieme alle altre associazioni vuole far sentire la sua voce per chiedere l’introduzione di un DRS che sia di portata nazionale, obbligatorio per i produttori e che copra tutte le tipologie di bevande in bottiglie di plastica, vetro e lattine – ha dichiarato Maria Rapini, segretario generale di Marevivo, presente all’evento a nome dell’associazione -. Un sistema così configurato consentirebbe di salvaguardare l’ambiente, favorire una più rapida transizione verso un’economia circolare e facilitare il raggiungimento degli obiettivi europei in materia di raccolta e riciclo”.
“I Sistemi Cauzionali contribuiscono a una maggiore circolarità nell’impiego delle risorse con benefici per l’ambiente e l’economia. Al contrario, posticipare delle soluzioni invece di anticiparle, genera costi e incertezza che non aiutano le aziende”, ha dichiarato Silvia Ricci, coordinatrice della campagna ‘A Buon Renderè.
“In particolare nella fase attuale, l’aumento dei prezzi delle materie prime, la crescente competizione sul mercato globale delle stesse e l’impennata dei costi dell’energia incidono negativamente sulla filiera del packaging. Questo determina problemi crescenti nell’impiego di materie prime, cui il DRS darebbe una risposta solida e largamente sperimentata in Europa, come si è visto peraltro nel servizio di Report dello scorso 16 maggio sui problemi dell’approvvigionamento di vetro” conclude Enzo Favoino, che ha coordinato l’evento insieme a Silvia Ricci.

– foto ufficio stampa Marevivo –
(ITALPRESS).

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