“I’m a mosaic”: le origini della rinascita del mosaico al Mar

Il Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura e Mosaico, il MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna e l’Accademia di Belle Arti Statale di Ravenna presentano I’M A MOSAIC!  Da Severini, Sironi, Fontana a Paladino, Plessi e Samorì a cura di Paola Babini, Giovanna Cassese e Emanuela Fiori aperta dal 12 ottobre 2024 – 12 gennaio 2025

«Nell’anno in cui si festeggia il centenario della nascita della Scuola di Mosaico ­ – come afferma l’Assessore alla Cultura e Mosaico del Comune di Ravenna Fabio Sbaraglia – diventa naturale che gli spazi del MAR, si aprano alla collaborazione con l’Accademia di Belle Arti Statale di Ravenna per la presentazione della mostra di autunno che ne celebra il racconto. Una collaborazione che, oltre a riconoscere il protagonismo della nostra Accademia nel panorama culturale, riannoda i fili di una storia, del novecento e del mosaico a Ravenna, che proprio sulla scorta dell’attività della scuola, ha rinsaldato e rilanciato l’identità tra il mosaico la nostra città»

Il concept narrativo della mostra è stato il risultato del lavoro corale da parte del comitato scientifico, composto da Paola Babini, Maria Rita Bentini, Roberto Cantagalli, Alberto Giorgio Cassani, Giovanna Cassese, Fabio De Chirico, Emanuela Fiori, Giovanni Gardini, Daniele Strada e Daniele Torcellini con il contributo di Chiara Pausini.

La mostra, realizzata anche grazie al generoso contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, ripercorre quindi attraverso un viaggio nell’arte contemporanea del XX secolo, la storia della Scuola di Mosaico dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna nell’anno del suo centenario (1924 – 2024). Un affascinante percorso che porta il visitatore alle origini della rinascita del mosaico avvenuta a Ravenna negli anni Venti e poi alla fine degli anni Cinquanta del ‘900.  

Il rapporto fra Ravenna e l’Accademia di Belle Arti

A partire dal 1924 infatti, grazie al Gruppo di maestri mosaicisti formatosi in seno all’Accademia di Belle Arti, l’arte musiva conosce un nuovo splendore aprendosi a nuovi contesti e poetiche artistiche per poi diventare uno dei linguaggi visivi della contemporaneità.

La città ha saputo reinventare l’antica tecnica che l’ha resa una delle capitali dell’arte nel mondo: da una parte ha vissuto l’emancipazione dalla cultura del restauro delle opere antiche, dall’altra ha seguito la traccia lasciata dai grandi maestri del Novecento che a loro volta hanno raccolto le suggestioni, gli stimoli e i riflessi delle tessere: l’opera a mosaico ha raggiungendo l’autonomia dal “cartone” pittorico.

La mostra

Il percorso della mostra, articolata in sezioni, ripercorre le tappe di questa rinascita legata all’affermazione della pittura murale e alla decorazione architettonica, passando poi in rassegna gli artisti più importanti che si sono confrontati con questa antica tecnica nel corso del secolo scorso fino ad arrivare agli esiti più originali dell’oggi.

Luce, materia e colore, frammento e ricomposizione emergono come filo conduttore dell’esposizione mettendo a confronto le esperienze di alcuni dei più importanti artisti e movimenti dell’arte contemporanea: dalle opere di Gino Severini, Achille Funi e Mario Sironi, protagonista della rinascita della pittura murale negli anni Venti, passando per le originali creazioni di Lucio Fontana fino ad arrivare alla Transavanguardia con Enzo Cucchi, Sandro Chia e Mimmo Paladino,  e al contemporaneo più stretto, con le installazioni di Fabrizio Plessi e diverse importanti opere di alcuni dei più noti artisti dei nostri giorni come Nicola Samorì, Ugo Marano e Aldo Mondino.

Anche  l’allestimento curato da Studio MACRO Macchine Narrative di Lucca dal taglio cronologico e in dialogo con la sezione permanente del MAR dedicata al Mosaico Contemporaneo, intende accompagnare il visitatore nello sfaccettato mondo dell’arte musiva contemporanea attraverso opere, personaggi e artisti, risorse multimediali e apparati didascalici capaci di fare il punto, a cento anni dalla nascita della Scuola di Mosaico di Ravenna, sull’importante eredità di un patrimonio che ancora oggi costituisce la ragione e il motore del lavoro di tanti artisti che continuano a reinterpretare l’idea di mosaico e la sua arte viva.

Un ritorno alle origini del mosaico

Con circa 100 opere la mostra si propone, quindi, come un affascinante percorso per tornare alle origini della rinascita del mosaico; il titolo stesso della mostra I’M A MOSAIC!, vuole essere una dichiarazione dell’emancipazione storica del mosaico dall’arte pittorica, dalle limitazioni della “tecnica” e l’affermazione di una autonomia forte e di una complessità fatta di singolarità, relazioni e forza espressiva. Il punto esclamativo vuole essere programmatico per lo slancio verso il futuro della Scuola di Mosaico dell’Accademia di Ravenna come del resto anche lo stesso slancio incarnato dall’opera di Carlo Pasini Arc-en-ciel del 2012, scelta come immagine guida dell’esposizione.

La mostra coinvolge l’Istituzione Biblioteca Classense mentre la visita alla prestigiosa Collezione di Mosaici contemporanei del MAR arricchisce e completa l’esperienza.

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