Alla base dell’incubo iniziato ieri pomeriggio tra Massa Lombarda e Conselice, ai confini con Imola, con la rottura degli argini del fiume Sillaro, c’è certamente l’ondata eccezionale di maltempo, ma forse anche – come concausa – dei piccoli animaletti chiamati istrici. Ma solo solo ipotesi che alcuni tecnici al lavoro hanno avanzato, in attesa di poter ragionare meglio nei prossimi giorni, come riportato dal sindaco di Massa Lombarda.
«Forse il pertugio da cui è passata l’acqua – racconta Daniele Bassi –, potrebbe essere stato generato dalle tane degli istrici, che sono più profonde di quelle scavate da nutrie e volpi. Poi decisiva è stata l’eccessiva pressione dell’acqua. Un dato parla su tutti: se dai controlli di ieri sera il fronte della fuoriuscita era di circa 15 metri, oggi è già più del doppio. Sono al lavoro costantemente e senza mai fermarsi diverse squadre, con camion che trasportano sassi ciclopici, da sollevare e collocare sul posto».
Tanta è la preoccupazione delle persone che però collaborato. Ingenti sono i danni provocati dalla furia delle acque, come case allagate e raccolti distrutti, ma finché non ci sarà un assestamento della situazione, ancora non si può definire la cifra esatta. «Al momento – prosegue Bassi -, Massa Lombarda non ha evacuato alcuna abitazione, non ha alcuna strada chiusa e non è stata disposta la chiusura delle scuole, però è da ieri che stiamo monitorando la situazione insieme a tutte le altre istituzioni del Ravennate. Abbiamo vissuto momenti di forte disagio, ma eravamo in continuo collegamento con il Coordinamento Centro Soccorsi che fa capo alla Prefettura, per continui aggiornamenti su tutto».
Attualmente il motore umano che sta lavorando per il monitoraggio della piena e della salvaguardia dei cittadini è ancora sul posto, quindi è presto per riuscire a chiarire le prime cause di questi cedimenti delle barriere dei corsi d’acqua.
«Abbiamo dato la priorità a 3 cose – prosegue – mettere al sicuro gli abitanti, informare coloro che in quel momento erano all’oscuro di ciò che stava accadendo e cercare di lavorare per chiudere o ridurre quella falla, che purtroppo è enorme, in attesa che l’acqua inizi da lì a defluire, calcolando che sono fuoriusciti qualche milione di metri cubi di acqua in poche ore!».
Le istituzioni stanno tenendo sotto controllo anche un’altra situazione che suscita molta preoccupazione, cioè l’ingrandimento di un fontanaccio, quindi di un pertugio, da cui fuoriesce acqua sul Santerno a 1 km a nord della San Vitale verso Ferrara. A tal proposito è stata chiusa la via Bastia circa un’ora fa e sono state evacuate alcune case del Comune di Sant’Agata sul Santerno; mentre il fronte che si potrebbe creare in caso di rottura dell’argine è verso Massa Lombarda.
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