Ieri il Sindaco de Pascale ha lanciato un messaggio per il Premier Draghi, relativamente al nuovo decreto che sta studiando il Governo italiano per aiuti a famiglie e imprese e un cosiddetto “pacchetto energia”.Nel suo appello, il Sindaco ricorda che: «Ravenna è una capitale europea dell’Energia da più di mezzo secolo, uno degli esempi più straordinari di come patrimonio culturale e naturalistico possano convivere in maniera sana con l’industria, creando benessere diffuso». Inoltre: «Da cinque anni l’intera comunità ravennate – istituzioni locali, imprese e sindacati insieme –denuncia la completa assenza di una strategia nazionale sull’energia che affronti con rigore i temi della sostenibilità economica e ambientale e della sicurezza negli approvvigionamenti energetici»Continua il suo messaggio parlando delle 4 azioni strategiche che favorirebbero il radicale cambiamento di rotta in cui il governo si trova in questo momento, «quattro sì, per l’economia e l’ambiente»«1 Ripresa delle attività estrattive per attingere alle risorse di gas naturale nell’alto Adriatico con liberalizzazione completa delle nuove attività oltre le 12 miglia ed efficientamento/potenziamento di quelle esistenti. In alto Adriatico si stima un potenziale fra i 350 e i 500 miliardi di metri cubi. 2 Installazione a largo delle coste di Ravenna di un FSRU offshore (Rigassificatore galleggiante) per un potenziale di 5mld di m3 all’anno. 3 Realizzazione di un parco eolico offshore da 200MW di potenza con impianto fotovoltaico galleggiante annesso da 100MWp4. (Progetto AGNES) 4 Realizzazione di un sistema di CCUS per captare la CO2 emessa dal settore “hard to abate” e iniettarla nei giacimenti di metano esausti e/o utilizzarla in processi di economia circolare. – il sindaco aggiunge che – Le quattro azioni di sistema si sostengono a vicenda salvaguardando economia e sicurezza, senza arretrare rispetto ai temi della transizione ecologica, anzi offrendo soluzioni coerenti con la neutralità tecnologica richiesta dal new green deal. – specifica inoltre che – Utilizzare il nostro gas invece di importarlo inquina di meno, collocare un fsru sfruttando le infrastrutture a mare esistenti a Ravenna crea minori interferenze, produrre energia elettrica rinnovabile a Ravenna la rende realmente utilizzabile dai grandi energivori della pianura padana e captare la CO2 ci consente di avere un minore impatto climatico durante la transizione. A tutto questo va aggiunto un porto con una capacità naturale di essere una piattaforma logistica dell’economia circolare e un distretto manifatturiero ad alta specializzazione nel settore offshore dell’energia e dell’industria che spesso viene elogiato e applaudito quando porta alto il nome del Made in Italy nel mondo, ma a cui paradossalmente non diamo possibilità di lavorare in e per l’Italia. Sarebbe paradossale che su queste quattro azioni cantierabili in poco tempo si procedesse senza una visione di sistema. Senza una visione di scala degli interventi coerenti e interdipendenti.»Il sindaco conclude il suo appello dicendo che: «Ravenna rappresenta probabilmente il principale hub italiano in cui questo sistema potrebbe essere perfettamente efficiente, ma questo metodo può ovviamente valere anche su scala nazionale, riducendo i costi, diminuendo le emissioni, creando lavoro e, in questa fase, contribuendo anche a difendere la democrazia e la libertà».