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Il Porto di Ravenna registra un calo del 4,o% delle merci trasportate, rispetto al 2022

Il Porto di Ravenna nei primi due mesi del 2023 ha movimentato complessivamente 4.191.817 tonnellate, in calo del 4,0% (oltre 175 mila di tonnellate in meno) rispetto allo stesso periodo del 2022. Gli sbarchi sono stati pari a 3.685.700 tonnellate e gli imbarchi pari a 506.117 tonnellate (rispettivamente, -4,3% e -1,6% in confronto ai primi 2 mesi del 2022).

Il numero di toccate delle navi è stato pari a 370, con 45 toccate in meno (-12,2%) rispetto ai primi 2 mesi del 2022.

A febbraio 2023 sono state movimentate 2.007.064 tonnellate, in calo del 7,9% (172 mila tonnellate in meno) rispetto febbraio 2022.

Analizzando le merci per condizionamento, nel primo bimestre 2023 le merci secche (rinfuse solide e merci varie e unitizzate) – con una movimentazione pari a 3.378.733 tonnellate – sono diminuite del 7,6% rispetto al 2022 e, nell’ambito delle stesse, quelle unitizzate in container (con 347.504 tonnellate di merce) sono diminuite del 4,8%. Buono, invece, il risultato, nei primi due mesi del 2023, per le merci su rotabili (304.560 tonnellate), in crescita del 19,7% rispetto al 2022.

I prodotti liquidi, con una movimentazione di 813.084 tonnellate, nel primo bimestre 2023 sono aumentati del 14,3% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Passando alle merci per categoria merceologica, nei primi due mesi del 2023 il comparto agroalimentare (derrate alimentari e prodotti agricoli) ha movimentato 1.054.439 tonnellate di merce, in crescita dell’1,3% (quasi 14 mila tonnellate in più) rispetto allo stesso periodo del 2022.

Analizzando l’andamento delle singole merceologie, è stata buona nel periodo la movimentazione dei cereali (436.099 tonnellate) in crescita del 17,1% rispetto al primo bimestre 2022, mentre la movimentazione delle farine, pari a 148.143 tonnellate, è calata del 21,4% rispetto al 2022.

Gli sbarchi dei semi oleosi, con 230.856 tonnellate, nei primi due mesi del 2023 sono cresciuti del 10,7% rispetto al 2022, mentre gli oli animali e vegetali, pari a 119.372 tonnellate, risultano in diminuzione del 27,6% (-45.505 tonnellate).

I materiali da costruzione hanno registrato nei primi 2 mesi 2023 una movimentazione complessiva di 730.958 tonnellate, in leggero calo (-4,9%) rispetto al 2022, nonostante la movimentazione di materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo, con 675.165 tonnellate, sia risultata in linea (-0,1%) rispetto ai primi 2 mesi 2022.

Per i prodotti metallurgici nei primi 2 mesi del 2023 sono state movimentate 842.036 tonnellate, in calo del 25,9% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Per quanto riguarda i prodotti petroliferi, sono state movimentate 451.424 tonnellate, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2022 (+31,9%); bene anche i prodotti chimici (+15,2%), con 185.366 tonnellate.

In ripresa nel periodo gennaio-febbraio 2023 i volumi movimentati nel Porto di Ravenna per i concimi, pari a 242.061 tonnellate (+7,8% rispetto allo stesso periodo del 2022).

Nel primo bimestre 2023 i contenitori, con 31.970 TEUs, sono diminuiti del 2,2% rispetto al 2022, un calo che ha riguardato i TEUs pieni, pari a 24.278 (il 75,9% del totale dei TEUs, – 6,2% rispetto al 2022), mentre sono in aumento i TEUs vuoti, pari a 7.692 (+ 13,1% rispetto al 2022).

In termini di tonnellate, la merce trasportata nel periodo, pari a 347.504 tonnellate, è calata del 4,8% rispetto al 2022, mentre il numero di toccate delle navi portacontainer, pari a 71, è cresciuto rispetto alle 67 del 2022(4 toccate in più).

Nel mese di febbraio sono stati movimentati 16.091 TEUs, di cui 12.678 pieni (-9,6% sul 2022) e 3.413 vuoti (-9,4% sul 2022), per 178.224 tonnellate mensili corrispondenti (-11,0% rispetto a febbraio 2022).

Negativo il risultato complessivo dei primi due mesi del 2023 per trailer e rotabili, con 13.329 pezzi per 330 pezzi in meno rispetto allo stesso periodo del 2022 (-2,4%), ma in aumento del 19,7% in termini di merce movimentata (304.560 tonnellate).

Continua il buon andamento della linea trailer Ravenna – Brindisi – Catania: nel primo bimestre 2023, infatti, i pezzi movimentati, pari a 13.210, hanno registrato 1.766 pezzi in più (+15,4% rispetto al 2022); nel mese di febbraio, i pezzi sono stati 6.647, con 527 pezzi in più rispetto a febbraio 2022.

Risultato molto negativo nel periodo gennaio-febbraio 2023, invece, per le automotive che hanno movimentato solamente 40 pezzi, con 1.933 pezzi in meno (-98,0%) rispetto ai 1.973 pezzi del 2022; a febbraio non sono state movimentate automotive.

Dalle prime stime per il mese marzo 2023 si prospetta una movimentazione di poco superiore ai 2,2 milioni di tonnellate, in diminuzione del 6,6% rispetto a marzo 2022.

Sul risultato negativo del mese di marzo 2023 pesa il calo dei volumi movimentati nei settori metallurgico (-38,9%), petrolifero (-14,5%) e chimico (- 10,6%).

In crescita, invece, gli agroalimentari (sia liquidi che solidi) che dovrebbero aumentare di circa il 4,5%, i concimi che dovrebbero crescere del 37%, e i materiali da costruzione di cui si prevede un incremento del 19% rispetto a marzo 2022.

La movimentazione complessiva, quindi, nel primo trimestre 2023 dovrebbe raggiungere una quota di quasi 6,4 milioni di tonnellate, in diminuzione del 4,9% rispetto allo stesso periodo del 2022.

In calo nel trimestre i prodotti metallurgici (-30,4%), i combustibili minerali solidi (-12,3%), i minerali e cascami per la metallurgia (-51,3%), mentre le altre merceologie risulterebbero in crescita.

Stima negativa, nei primi 3 mesi del 2023, anche per i container, che dovrebbero di poco superare i 51 mila TEUs, con quasi 5.000 pezzi in meno rispetto allo stesso periodo del 2022 (-8,5%); dal punto di vista dei volumi movimentati, la merce in container è stimata in circa 560 mila tonnellate, in diminuzione di oltre l’8% rispetto al 2022.

Per quanto riguarda i trailer, semirimorchi movimentati nel primo trimestre dovrebbero raggiungere quota 21.000 pezzi, con quasi 500 pezzi in più sul 2022 (+ 2,5%) e la corrispondente merce su trailer movimentata dovrebbe superare di quasi il 6,3% quella movimentata fino a marzo 2022.

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