Il nuovo film di Maria Martinelli “Redenzione” in anteprima nazionale al cinema Mariani di Ravenna

alle 15.30

Dopo la Selezione al 40°Torino Film Festival e l’Official Selection nelle sezione Arthouse del WRPN Women’s International Film Festival nel Delaware, United States, il secondo lungometraggio “Redenzione” di Maria Martinelli arriva il 30 marzo, alle ore 21:00, al Cinema Mariani di Ravenna ( via Ponte Marino, 19). Si tratta di un evento unico, prima data nazionale del tour che, nei prossimi mesi, vedrà il film protagonista in diverse sale italiane. Martinelli, fondatrice assieme a Franco Calandrini e Stefano Mordini di Start Cinema e che già al Festival di Torino era stata selezionata con il progetto collettivo Femmine Folli (con Mariella Arena e Roberta Torre) e il reportage sul mondo del cinema hard, Gladiatori, è tornata quest’anno, con un progetto ancora più intimo e personale. “Redenzione” narra dell’amore, degli errori commessi e dell’inevitabile. Ritratto di un femminile che cerca le proprie verità.

 

 

Il lungometraggio è stato realizzato dalla società di produzione cinematografica ravennate Kamera Film, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission e il patrocinio del Comune di Ravenna.

 

 

Un grande evento, dunque, che si inserisce all’interno della rassegna “Finalmente giovedì”, organizzata da Cinemaincentro, in collaborazione con il circolo Sogni Antonio Ricci e con il patrocinio del Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura. Giovedì 30 marzo. Il film sarà proiettato alla presenza della regista Maria Martinelli, dell’attrice protagonista Marina Savino, dei responsabili della Regione Emilia-Romagna Film Commission e dell’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia. Per l’occasione, verrà anche presentato il libro “Macerie” di Franco Calandrini (presente in sala), edito da Clown Bianco, che contiene il lungo racconto “Corpi estratti dalle macerie” a cui si è liberamente ispirato il film.

 

Hanna incontra il suo amante in un luogo isolato, un rifugio in montagna. Il presente e il passato si intrecciano in cerca di una redenzione possibile, mentre le scelte da fare, come quella di un figlio in arrivo, non possono più aspettare. In questo spazio, insieme e isolati, brandelli della loro vita passata si affacciano nella stanza e sembrano danzare con la loro vita presente. Ecco che lo spettatore assiste a uno specchio enigmatico del vissuto dei due protagonisti con altre persone, in altre età. In quei frammenti scorgiamo appuntamenti mancati, speranze infrante, attimi di vita perduti, come una chiamata a cui nessuno risponde, che poi lentamente come un puzzle si ricompongono. Il film conduce quindi a una sorta di “fil rouge” che alla fine unisce le vite dei due amanti. Gli attori protagonisti: Marina Savino, attrice affermata di teatro, alla sua prima apparizione sugli schermi in un lungometraggio, scelta dopo un incredibile lavoro di casting fatto su tutto il territorio nazionale, e Matteo Cremon, che ha lavorato con di registi del calibro di Toni Servillo, Filippo Dini, Cosimo Alemà.

 

«Dopo Torino, adesso arriviamo a Ravenna con una grande anteprima – spiega Maria Martinelli -. È un’emozione bellissima, a cui seguiranno diverse date in Italia e manifestazioni cinematografiche internazionali. Lavoro da diversi anni alla preparazione di questo film. Desideravo ancora una volta narrare la vita di una donna, del suo mondo complesso e delle scelte morali che si ritrova ad affrontare. L’immaginario cinematografico ci permette, tramite una visione, di scavare nell’animo umano. Non sempre negli incontri sentimentali raccontiamo il nostro vissuto e forse amarsi rimanda esattamente a questa particolarità istintiva. Al tentativo di ricostruire un’esistenza al di là del proprio passato, che a volte nascondiamo anche a noi stessi. Ma il passato è spesso una soglia che dobbiamo varcare se vogliamo ricominciare a vivere il presente».

 
 
 

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